AstraZeneca: comunque andrà a finire, la scienza ha perso. E ha vinto la paura

di Lorenzo Tosa

Pubblicato il 2021-03-16

Raccogliamo i frutti (tossici) di una delle campagne politico-mediatiche più violente degli ultimi anni, che hanno convinto milioni di italiani pro-vax ad avere paura di un vaccino scientificamente considerato al 100% sicuro

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Io non lo so – e non ho le competenze per dire – se la sospensione del vaccino AstraZeneca sia motivata da qualche giustificata ragione medico-sanitaria o si tratti di uno scrupolo estremo.

Quello che so è che:

– Ogni giorno di ritardo nella vaccinazione sono 350 morti in più. Giovedì, la data in cui dovrebbero (condizionale) ripartire i vaccini, saranno 1.000. Mille morti in più che si sarebbero potuti evitare.

– La sospensione è arrivata dopo uno dei più violenti bombardamenti politico-mediatici da parte di certa stampa e certi disinformatori di professione, che hanno utilizzato scientemente e sciaguratamente casi di cronaca e teorizzato nessi causali mai accertati per un click in più o un qualche ritorno politico personale. E qualcuno, prima o dopo, dovrà risponderne.

– Al di là di qualche No-vax incallito e irrecuperabile, non si può addossare alcuna responsabilità a quei milioni di italiani nel panico che, a questo punto giustamente, chiedono, anzi pretendono chiarezza. Senza riceverla.

Ema e Aifa – prima, durante e dopo la sospensione – hanno continuato a ribadire che il vaccino Astrazeneca “è sicuro” e che “bisogna andare avanti”. Quale ente di controllo, quale esperto, quale dirigente si assumerebbe mai il rischio di affermare una cosa simile all’Italia e al mondo intero se fosse in possesso di dati che legittimino anche il minimo dubbio sulla validità e la sicurezza del vaccino?

– A prescindere da quello che accadrà ora, prove o non prove, via libera o meno, il danno ormai è irreparabile, la fiducia degli italiani in AZ definitivamente compromessa, il ritardo che questo provocherà nel raggiungere l’immunità di gregge incalcolabile, le conseguenze devastanti.

– Non è stato attualmente rilevato alcun nesso causale dimostrato tra una dose AstraZeneca e un solo decesso, da nessuna parte. E, se anche fosse, parleremmo di numeri infinitamente inferiori e statisticamente irrilevanti (può sembrare cinico, ma è così) rispetto a quelli prodotti dal Covid.

– Su 17 milioni di somministrazioni di vaccino Astrazeneca in Europa e nel Regno Unito si registrano 15 casi di trombosi e 22 embolie. 37 complessive su 17 milioni, ovvero lo 0,0002 del totale: un numero più basso rispetto alla popolazione non vaccinata.

– Qualunque rischio possa avere o non avere un vaccino, i rischi di non vaccinarsi sono incommensurabilmente superiori.

– Piccola nota personale e non rilevante. Sono pronto a vaccinarmi domani con qualunque vaccino (AstraZeneca in testa).

Nessuna persona seria conosce realmente i danni prodotti dal vaccino (chi lo afferma mente spudoratamente).
Ma conosciamo perfettamente – con tanto di prove, numeri e dati – l’impatto immane prodotto dal Covid-19 e da anche una sola ora di ritardo nella vaccinazione.

Stiamo parlando del nulla (o quasi), ma è un nulla che ci costerà carissimo.

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