L’assalto di 100 No-Tav incappucciati in Val di Susa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-08-28

Assalto nella notte da parte di alcuni attivisti del movimento No Tav al cantiere di San Didero, in Val di Susa, nel torinese

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Durante la notte alcuni attivisti del movimento No Tav hanno assaltato il cantiere di San Didero, in Val di Susa, nel torinese. Per fermare i disordini è stato necessario, per le forze dell’ordine intervenute sul posto, ricorrere all’utilizzo degli idranti.

«Questa sera al fortino fantasma di San Didero non si dormono sonno tranquilli, dopo cori e battiture numerosi metri di filo spinato sono stati divelti! E per dare la ‘buonanotte’ si è concluso con una battitura e un’iniziativa per dimostrare la contrarietà alla cosiddetta “scuola di tav”» hanno scritto i No Tav in un post su Facebook, allegando alcune foto e un video dell’assalto.

La dinamica dell’assalto al cantiere dell’autoporto

Un centinaio di attivisti No Tav, probabilmente appartenenti all’ala più oltranzista del movimento che si oppone alla ferrovia Torino-Lione, la scorsa notte ha preso d’assalto il cantiere dell’autoporto a San Didero. Il gruppo di attivisti avrebbe assaltato il cancello all’altezza dell’autostrada A32 per circa un’ora, alcune parti di filo spinato presente sul cancello sono state strappate con l’ausilio di ganci e corde e gli stessi No Tav hanno confermato il tutto attraverso i propri canali social. I No Tav avrebbero lanciato delle pietre contro le forze dell’ordine che hanno risposto con lacrimogeni e idranti. Al cantiere dell’autoporto si erano già verificati dei gravi disordini il 30 luglio scorso, quando sono stati feriti una decina di poliziotti anche in quel caso colpiti da sassi e bombe carta. La Digos di Torino al momento sta visionando i filmati della scorsa notte per identificare gli assalitori.

Il segretario nazionale Filca-Cisl, Ottavio De Luca ha commentato così l’assalto avvenuto nella notte: «L’ennesimo attacco dei No Tav contro i cantieri in Val Susa è un fatto di una gravità inaudita, che condanniamo con forza. Mai come in questo momento è necessario lo sforzo di tutti i soggetti protagonisti, istituzioni, sindacati, imprese, per dare il massimo sostegno all’opera, di fondamentale importanza non solo per il territorio piemontese, ma per l’intera economia nazionale, e per garantire la sicurezza delle forze dell’ordine e dei lavoratori impegnati nei cantieri».

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