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Roberto Petrella, arrestato il medico no vax che ha curato con i funghi un paziente che poi è morto
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2022-01-24
Il ginecologo 75enne Roberto Petrella, famoso per le sue teorie no vax, è stato arrestato e messo ai domiciliari perché un suo paziente è morto dopo aver seguito le “cure alternative” da lui suggeritegli
Invece di suggerire un ricovero urgente, necessario per salvargli la vita ma sconsigliato in maniera esplicita, al suo paziente aveva prescritto intrugli a base di funghi. L’uomo, che aveva gravi patologie pregresse come cardiopatia con acuzie di infarto nel 2007, ipertensione, ipercolerestolemia, diabete, problemi di prostata, è morto in un comune non specificato della Campania, dove risiedeva. A lui avrebbe prescritto – tramite colloqui telefonici e senza visite di persona – pratiche non scientifiche non riconosciute dalla medicina ufficiale, fino al decesso per infarto. Per questo motivo Roberto Petrella, medico noto per le sue posizioni contro il vaccino, è stato arrestato dagli agenti della Digos di Catanzaro, che gli hanno notificato gli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio colposo. Petrella è un ginecologo di 75 anni, era già stato destinatario di un provvedimento non definitivo di radiazione dall’Ordine professionale per aver messo in atto una campagna social contro la vaccinazione dei 12enni contro il papilloma virus.
Roberto Petrella, arrestato il medico no vax che ha curato con i funghi un paziente che poi è morto
Si è sempre mosso oltre il confine della medicina riconosciuta dalla comunità scientifica: lo scorso novembre aveva partecipato a una riunione di no vax a Fabriano, in provincia di Ancona, al termine della quale risultarono contagiate 21 persone, mentre 87 furono messe in quarantena. Per Petrella nei vaccini anti-Covid ci sarebbero “tessuti umani di feti abortiti” e negli Stati Uniti una società ucciderebbe “dai 4 ai 5mila bambini al giorno” per utilizzarli come “ingredienti” per i farmaci sviluppati per fermare la diffusione del coronavirus. Gli inquirenti hanno intercettato alcune sue che certificherebbero come il ginecologo non abbia effettuato una corretta diagnosi. Secondo l’accusa, Petrella avrebbe sollecitato cure alternative anche in relazione ad una paziente affetta da Covid-19. Per il Gip di Catanzaro gli arresti sono stati necessari per la “non occasionalità” della condotta del medico no vax, che anche dal suo profilo Facebook pubblicava video dai contenuti antiscientifici per dare massima diffusione alle sue tesi.