Aragoste e sushi: la dieta speciale del consigliere lombardo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-10-30

Il racconto di Repubblica

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La procura di Milano ha chiesto il processo per 64 ex consiglieri della Regione Lombardia. Tra questi ci sono Chiara Cremonesi (Sel) Luca Gaffuri, Carlo Porcari e Carlo Spreafico (Pd), Elisabetta Fatuzzo (Pensionati), il leghista Fabrizio Cecchetti, l’ex presidente del consiglio regionale Davide Boni, gli ex assessori Massimo Ponzoni, Franco Nicoli Cristiani, Monica Rizzi, Romano Colozzi, Massimo Buscemi, Stefano Galli, Giulio Boscagli, oltre che Nicole Minetti e Renzo Bossi. Tre milioni di spese considerate illegittime, come racconta oggi Sandro Dericcardis su Repubblica, tra cui: sushi e ristoranti milanesi come Giannino, scontrini Ikea, scontrini di libreria (per l’acquisto del libro di Paolo Guzzanti “Mignottocrazia”), per un totale di ventimila euro (Nicole Minetti); pacchetti di sigarette Pall Mall azzurre, integratori Gatorade, split per aria condizionata, birre, Red Bull, scontrini di Autogrill per un totale di 16mila euro (Renzo Bossi). E poi:

Pizze, cannoli, ciambelle,coppette di gelato e “Gratta evinci” fanno invece parte degli oltre 27mila euro di cui dovrà rispondere un altro leghista,Pierluigi Toscani, che ha addebitato ai contribuenti anche752 euro per cartucce da caccia.Niente a che vedere con il catering da 3300 euro del compagno di partito Roberto Pedretti, organizzato al centro sportivo di Palazzolo. Grandi e piccole cifre: come i 50 euro (su 72mila contestati) spesi dal Pdl Roberto Alboni, per un mazzo di fiori; i 171 del leghista Daniele Belotti per una macchina fotografica digitale; i mille e 640 euro per un MacBook del Pdl Alberto Bonetti Baroggi (65mila euro di rimborsi); i cento euro spesi in Mojito e Daiquiri dal leghista Angelo Ciocca;i 60 euro del pedaggio dell’Area C milanese ottenuti da un altro Pdl, Angelo Giammario.

bossi minetti
Maggioranza e opposizione si troveranno riuniti nell’eventuale processo:

A Chiara Cremonesi, allora capogruppo di Sel, sono stati contestati 66mila euro: dai Waferini e Viennesi Armonia, a 101 euro per “salumi vari”; da un necrologio per 353,40 a fiori per 50 euro fino a molti rimborsi per carburante, biglietti ferroviarie pranzi. A Luca Gaffuri, ex capogruppo Pd, la procura contesta spese per circa 10mila euro per pranzi e aperitivi; al suo compagno di partito Carlo Spreafico rimborsi non dovuti per 40mila in viaggi e pranzi. A Carlo Porcari, quale presidente del gruppo del Pd, 200mila euro quasi tutti in menù e coperti.

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