Buongiornissimo, rivoluzioneeeee? L'appello del generale Pappalardo per il 10 ottobre

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-10-09

Tutto è pronto per domani: piazza del Popolo si prepara ad accogliere i milioni di rivoluzionari guidati dal generale Antonio Pappalardo che si prepara a scacciare i parlamentari abusivi e a dividere l’Italia in sei stati federati. Non mancate!

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Siamo ormai arrivati al rush finale, l’appuntamento è per domani 10 ottobre alle ore 10 in Piazza del Popolo. Lì si radunerà tutto il Popolo Sovrano, chiamato a raccolta dal Generale dei Carabinieri in pensione (con vitalizio da parlamentare) Antonio Pappalardo. Domani finalmente il Popolo toglierà immediatamente “questo totalitarismo voluto da Napolitano, dall’ex Partito Comunista e da tutti quei partiti e movimenti che sono nelle mani delle lobby del potere”. Parola del Generale Pappalardo.

«Vi aspetto, non vi fate fregare! Li cacceremo via»

Per chi non ha seguito le puntate precedenti, e la versione 1.0 di questa rivoluzione che mira a cacciare dal Parlamento tutti gli abusivi e a dare vita ad un’Assemblea Costituente per un Italia formata da sei stati federati vale la pena guardarsi il video di Nemo-Nessuno escluso. Il programma Rai ha mandato in onda un’inchiesta fatta da Daniele Piervincenzi che ha potuto seguire per qualche giorno il Generale e vedere da vicino l’interno del suo Movimento Liberazione Italia. Siamo alla vigilia della protesta del 10-11 settembre durante la quale Pappalardo ha “notificato l’avviso di sfratto” che dovrebbe diventare esecutivo da domani.

Dal filmato abbiamo imparato che Pappalardo si considera “un genio rinascimentale” che ha in lavorazione anche diverse opere liriche, alcune serenate e un paio di sinfonie. Un Artista a tutto tondo intransigente e tenace e “figlio di tanto padre“. Il Generale ha un piano ben preciso: l’adozione della Carta Costituzionale dell’Umanità il cui scopo è “soppiantare tutte queste carte costituzionali malate che non valgono più niente”.

Il Movimento Liberazione Italia intende cominciare dall’Italia, ma evidentemente le ambizioni sono ben più ampie. Pappalardo però non ha gradito il servizio di Nemo e ha accusato la Rai di non aver parlato del “grande progetto” accusando Piervincenzi di essere “un poveraccio e un giullare”. Non come i 5 milioni di italiani che hanno deciso di seguire il Pappalardo nel suo sogno per un’Italia più giusta, senza vaccini, fatta da uomini liberi e indipendenti.

Buongiornissimo, rivoluzioneeeee?

Chi prenderà parte alla rivoluzione di domani già lo sappiamo: ci sono i genitori preoccupati, i delusi dai partiti che sono stati delusi anche dal MoVimento 5 Stelle (Pappalardo promette che Di Maio sarà il primo ad essere arrestato), esponenti del Popolo Unico, cavalieri templari, un sindaco adepto di Scientology e soprattutto infiltrati della Digos. È quasi sicuro infatti che i miserabboli si infiltreranno tra le forze rivoluzionarie per impedire il cambiamento del Paese.

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Buongiornissimo, RIVOLUZIONEEEEEEE?

Lui, il Generale, è saldamente al comando del suo profilo Facebook dal quale incita e sprona la folla. Domani è l’ora fatidica e Piazza del Popolo deve essere colma di ggente. Speriamo che questa volta il Movimento Liberazione Italia abbia tutti i permessi necessari, l’ultima volta la rivoluzione è stata fermata dal Questore e i pochi rivoluzionari (meno di un centinaio) si sono trovati al Capranichetta.
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La scelta delle immagini dei motivatori rivoluzionari rimanda più ad una rivoluzione da operetta che ad una vera rivoluzione. Del resto non si sa nemmeno come dovrebbe svolgersi. Ma è chiaro che ormai nel gergo gentista il termine “manifestazione” è stato soppiantato da quello “rivoluzione”.
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Lui, il condottiero Pappalardo, ha sempre detto che non ci sarà alcuno spargimento di sangue. Dalla sua infatti conta di avere il sostegno delle forze dell’ordine. Saranno poliziotti e carabinieri infatti ad unirsi spontaneamente a questa rivoluzione e a provvedere ad arrestare “gli abusivi”. Mal che vada in Piazza del Popolo risuoneranno le note di una delle composizioni musicali del generale.

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