L’appello al voto di Chiara Ferragni: “Difendiamo i diritti, non facciamo tornare l’Italia indietro di decenni”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-21

A cinque giorni dalle elezioni, l’influencer è tornata a parlare apertamente ai suoi 28 milioni di followers e lo ha fatto invitandoli ad andare a votare in difesa dei diritti

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Ancora una volta, Chiara Ferragni si è sbilanciata e ci ha messo la faccia. L’influencer dei record, a cinque giorni dalle elezioni, è tornata a parlare apertamente ai suoi 28 milioni di followers e lo ha fatto invitandoli ad andare a votare in difesa dei diritti, visti i sondaggi che danno per favorita la coalizione a trazione meloniana, che potrebbe portare in Italia il governo più a destra della storia repubblicana.

Chiara Ferragni: “Andate a votare, i diritti possono essere messi in discussione. Dobbiamo decidere se andare avanti o indietro di decenni”

Dopo le critiche aperte alle politiche di Fratelli d’Italia e l’attacco di La Russa, Chiara Ferragni è tornata a prendere posizione (questa volta in maniera più cauta) durante un’ospitata alla Casa Arcobaleno a Milano, dove ha sottolineato l’importanza di andare a votare per proteggere diritti potenzialmente a rischio. Poi, all’interno di alcune storie pubblicate sul suo profilo Instagram, ha spiegato:

Tanti diritti di cui oggi godiamo non sono un dono, ma una conquista. E per quanto ci sembrino ovvi e scontati, possono essere messi in discussione, minacciati, ridotti, cancellati in qualsiasi momento. Il voto è uno dei pochi strumenti di cui disponiamo per proteggerli, per crearne di nuovi, per estenderli a chi oggi se li vede negati. E per decidere in che direzione debba andare il nostro Paese: se in avanti o indietro di decenni.

Poi, l’influencer ha specificato i diritti a cui fa riferimento:

Il diritto delle donne all’aborto, il diritto delle persone LGBTQ a non essere picchiate, insultate, discriminate per il proprio orientamento sessuale, il diritto dei giovani ad avere un futuro, il diritto di chi soffre a decidere della propria vita, il diritto di un bambino a sentirsi parte di questo Paese anche se figlio di stranieri, sono ragioni per le quali votare. Anche se non ci sentiamo perfettamente rappresentati, anche se siamo delusi, sta a noi scegliere se proteggere ed estendere quei diritti, o abbandonarli nelle mani di chi vuole ostacolarli. È una nostra responsabilità. E non votare significa delegare ad altri ciò che sta a noi decidere. Andate a votare domenica 25 settembre.

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