Mascherine destinate alle Rsa, ma date a “stretti congiunti”: ai domiciliari il sindaco di Opera

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-08

L’accusa nei confronti di Antonino Nucera arrivata al termine di un’indagine che riguarda anche traffico di rifiuti e corruzione

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Mascherine destinate al personale sanitario che lavora nelle RSA del comune di Opera, ma regalate a “stretti congiunti” e ai suoi dipendenti comunali. La vicenda è emersa nell’ambito di una lunga inchiesta, avviata all’inizio del 2020, che questa mattina ha portato alla notifica degli arresti domiciliari nei confronti di Antonino Nucera, primo cittadino del comune in provincia di Milano. Gli inquirenti stavano indagando su tutt’altro: traffico di rifiuti e corruzione. E nel corso di queste indagini è emerso anche questo capitolo che si aggiunge alle altre ipotesi di reato.

Antonino Nucera, arresti domiciliari per il sindaco di Opera

Come riporta AdnKronos, il tutto era partito da un’inchiesta su alcuni appalti anche sulla gestione dei rifiuti. Per questo motivo, questa mattina i Carabinieri del comando provinciale di Milano hanno eseguito l’ordinanza che ha portato agli arresti domiciliari, tra gli altri, anche di Antonino Nucera. Il lungo lavoro degli inquirenti, iniziato nel mese di febbraio dello scorso hanno, ha portato a individuare anche un altro comportamento illegittimo da parte del primo cittadini: “Si è altresì accertato che il sindaco di Opera, nei primi mesi della pandemia, ha arbitrariamente distribuito a stretti congiunti e a dipendenti comunali circa 2.000 mascherine chirurgiche che la Città Metropolitana e la Protezione Civile avevano destinato alle locali Rsa e farmacia comunale”.

Oltre alle accuse di corruzione, peculato e altri reati di natura ambientale (che coinvolgono anche altri protagonisti di questa indagine giudiziaria), il sindaco di Opera – secondo gli inquirenti – ha, dunque, anche distribuito illegittimamente dei dispositivi di protezione ai suoi parenti e ai dipendenti del suo ufficio comunale, sottraendole alle RSA a cui erano state destinate dalla Città Metropolitana di Milano e dalla Protezione Civile. Mascherine chirurgiche che, all’inizio della pandemia, erano introvabili e che servivano molto più a chi lavorava a stretto contatto con pazienti, soprattutto anziani.

(foto: da profilo Instagram di Antonino Nucera)

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