Antonino Ardizzone, l’assessore del Comune di Palagonia (Catania) arrestato per concorso in omicidio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-19

Antonino Ardizzone, assessore con delega allo sport e al turismo del comune di Palagonia, vicino Catania, è stato arrestato con l’accusa di aver aiutato un clan mafioso ad assoldare un killer

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Con l’accusa di “concorso in omicidio” è stato arrestato oggi Antonino Ardizzone, assessore con deleghe allo sport e al turismo del Comune di Palagonia, nel Catanese. Per la procura sarebbe coinvolto nel caso di Francesco Calcagno, ucciso a colpi di pistola il 23 agosto del 2017 in un bar. L’omicidio sarebbe avvenuto per favorire un gruppo mafioso collegato alla Stidda e ci sarebbero – per gli investigatori – collegamenti con il delitto del consigliere comunale Marco Leonardo, avvenuto sempre a Palagonia il 5 ottobre del 2016. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania, insieme ai colleghi della Compagnia di Palagonia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip, su richiesta della procura etnea. Ardizzone avrebbe aiutato ad assoldare il killer, facendo da tramite tra il mandante e alcuni esponenti di rilievo del gruppo mafioso della Stidda.

Antonino Ardizzone, l’assessore del Comune di Palagonia (Catania) arrestato per concorso in omicidio

Per gli inquirenti gli accertamenti avviati nel dicembre scorso hanno portato alla luce “gravi indizi” nei suoi confronti. Le indagini non sono ancora concluse ma chi le porta avanti si dice fiducioso del fatto che “contribuiranno a individuare i complici che hanno preso parte, a vario titolo, al delitto” per il quale è stato condannato con sentenza definitiva a 30 anni Luigi Cassaro, accusato di essere l’esecutore materiale, arrestato nei primi giorni di settembre 2017. Per la sua identificazione fu autorizzata la diffusione di un video in cui lo si vedeva armato di pistola inseguire la vittima e poi fuggire.

Secondo quanto sarebbe emerso dal riesame dei contatti tra i sospettati dell’epoca e le attività tecniche compiute, Ardizzone, su richiesta del mandante – presumibilmente una delle persone vicine a Leonardo – si sarebbe impegnato nella “ricerca e il reperimento” del killer, insieme a esponenti di rilievo del gruppo mafioso, per fargli eseguire materialmente l’omicidio di Calcagno, che dopo l’omicidio di Leonardo si costituì ai carabinieri sostenendo di avere agito per legittima difesa.

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