Antonella Manzione al Consiglio di Stato: la nomina illegale di Renzi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-09-26

Il limite minimo per accedere senza concorso al consiglio di Stato è fissato in 55 anni. Lei, sorella minore del sottosegretario all’Interno Domenico Manzione, ne ha invece 53. Vero è che non c’è ancora il regolamento attuativo, ma la regola esiste

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Antonella Manzione, 53 anni, laurea in Giurisprudenza, da aprile 2014, dopo l’arrivo di Matteo Renzi al governo, è a capo dell’ufficio legislativo di Palazzo Chigi. A Firenze, con Renzi sindaco, è stata prima, dal 2010, comandante della polizia municipale e poi, dal 2013 al 2014, direttore generale del Comune. Renzi però ha deciso di nominarla al Consiglio di Stato perché a quanto pare ha deciso che non è più necessaria nel posto dove si era battuto per averla. Promoveatur ut amoveatur? Sembra proprio di sì, ma c’è un ulteriore problema. Lo spiega oggi Sergio Rizzo sul Corriere della Sera:

Il limite minimo per accedere senza concorso al consiglio di Stato è fissato in 55 anni. Lei, sorella minore del sottosegretario all’Interno Domenico Manzione, ne ha invece 53. Dettaglio che rafforza le tesi secondo cui un avvicendamento al vertice del dipartimento giuridico di Palazzo Chigi è scontato, considerando che con le nuove norme i consiglieri di prima nomina non potrebbero ricoprire incarichi governativi per almeno quattro anni. Vero è che non c’è ancora il regolamento attuativo, ma la regola esiste.

La storia era nota già dal marzo scorso, quando un parere del Consiglio di Stato aveva sollevato la questione anagrafica e anche qualche perplessità sul curriculum inadeguato. La Manzione nel 2015 era finita nella bufera per la “licenza a delinquere” nella riforma del fisco poi cancellata dall’esecutivo.

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Matteo Renzi e Antonella Manzione (Foto da: Repubblica, 7 gennaio 2015)

Quale forma abbia assunto la forzatura anagrafica non è dato sapere. La nomina di Antonella Manzione però passata, sia pure fra molti mal di pancia come testimonia l’esito finale della votazione: nove a sei. E qui le dietrologie si sprecano. C’è perfino chi mette in relazione questo episodio con le pressioni crescenti che arrivano dalla magistratura amministrativa. Pressioni che dopo l’abbassamento drastico del limite, dai 75 anni fissati da Berlusconi ai 70 decisi da Renzi, puntano a ottenere un nuovo innalzamento dell’asticella. In molti ora guardano fiduciosi al limite del 72 anni. Sicuri di non trovare nel governo cuori insensibili.

Leggi sull’argomento: Renzi, una legge ad personam per Antonella Manzione?

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