Angelo Bagnasco: l’aborto non è un diritto!

di Chiara Lalli

Pubblicato il 2015-01-26

Durante la prolusione di apertura dei lavori del consiglia permanente della CEI Angelo Bagnasco elenca i mali dell’umanità

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Ecco la lista nera di Angelo Bagnasco (Famiglia: Cei, minacciata da tentativo arrogante di colonizzazione ideologica, Adnkronos, 26 gennaio 2015), almeno quella di oggi.
Angelo Bagnasco
«Ogni minaccia alla famiglia è una minaccia alla società stessa». Le famiglie sono «minacciate da un tentativo arrogante e continuo di colonizzazione culturale o ideologica». Non solo: «la persona anziché in relazione con gli altri è concepita come individuo sciolto da legami etici e sociali, perché l’unica cosa che conta diventa la libertà individuale assoluta. Si dice famiglia, ma si pensa a qualunque nucleo affettivo a prescindere dal matrimonio e dai due generi; si parla dei figli come se fossero un diritto degli adulti e un oggetto da produrre in laboratorio, anziché un dono da accogliere».
Non manca una gomitata all’orrido aborto: «in Europa si vuole far dichiarare l’aborto come un diritto fondamentale così da impedire l’obiezione di coscienza e si spinge perché sia riconosciuto il cosiddetto aborto ‘post partum’. Si discute sulla malattia e sulla morte come qualcosa che deve essere a nostra disposizione e non nella prospettiva per cui la salute di ogni cittadino interessa il bene comune. Insomma si ricerca la garanzia dei diritti individuali, ma si dimentica la serie dei corrispettivi doveri sociali, senza dei quali una realtà comunitaria non sta in piedi». Vi siete scritti tutto?

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