AIRBNB in Italia, la stretta sulle tasse

di dipocheparole

Pubblicato il 2017-08-27

Da giugno Airbnb è diventato sostituto di imposta, ma finora non ha versato la cedolare secca per conto dei proprietari e ha aperto un fronte con l’Agenzia delle Entrate; la filiale italiana del portale Usa degli affitti nel 2015, ha pagato 45mila euro di tasse in Italia. Agli “host”, cioè chi affitta, Airbnb ha versato …

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Da giugno Airbnb è diventato sostituto di imposta, ma finora non ha versato la cedolare secca per conto dei proprietari e ha aperto un fronte con l’Agenzia delle Entrate; la filiale italiana del portale Usa degli affitti nel 2015, ha pagato 45mila euro di tasse in Italia. Agli “host”, cioè chi affitta, Airbnb ha versato l’anno scorso 621 milioni, che con la cedolare avrebbero generato un gettito di circa 120 milioni. Sugli affari che intermedia, Airbnb applica una commissione di circa il 10-12%, circa 70 milioni volati in Irlanda,dove sono tassati a livello minimo.

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Airbnb in Italia, la stretta sulle tasse (Corriere della Sera, 27 agosto 2017)

Prima che il nuovo sistema vada a regime, però, l’Agenzia delle Entrate emanerà altre regole per stringere la morsa sugli evasori. Racconta oggi il Corriere della Sera che nel mirino ci sono per esempio i “gestori”, che amministrano decine se non centinaia di appartamenti per “hobby”, mascherando tuttavia un’attività professionale. Chi offre un alloggio online dovrà dichiarare al portale se opera per conto proprio o di altri proprietari. Nel primo caso subirà lui la ritenuta del 21%, nel secondo caso Airbnb gli verserà l’importo lordo, e sarà poi il “gestore” a fare da sostituto di imposta, applicando la trattenuta sui corrispettivi girati ai proprietari.

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