2019-nCov: quali sono i primi sintomi del Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-27

Le manifestazioni sono simili a quelle di altre patologie. Ad esempio ci sono la tosse secca, che è comune a vari tipi di polmoniti ma anche all’influenza, la febbre, e il malessere generale. Nei casi più gravi possono esserci difficoltà respiratorie

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Sono la tosse e la febbre i primi sintomi del Coronavirus 2019-nCov mentre sale a ottanta morti il bilancio dell’epidemia di polmonite in Cina, che conta 2.744 casi confermati, secondo l’ultimo bollettino emesso alla Commissione Nazionale per la Sanità cinese. Repubblica oggi pubblica una serie di domande e risposte sul Coronavirus con Giovanni Rezza, capo delle malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. :

Quali sono i sintomi?
«Sfortunatamente si tratta di manifestazioni simili a quelle di altre patologie», dice Rezza. «Tra queste ad esempio ci sono la tosse secca, che è comune a vari tipi di polmoniti ma anche all’influenza, la febbre, e il malessere generale. Nei casi più gravi possono esserci difficoltà respiratorie. Bisogna però ricordare che a preoccuparsi devono essere coloro che rientrano dalle zone colpite o che sono stati a contatto con quelle persone».

Possono esserci persone infette senza sintomi? 
«Sì, come avviene per ogni malattia infettiva. Queste però hanno una bassa possibilità di trasmettere l’infezione, come ha sottolineato l’Ecdc, il centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie. Perché se non hai tosse è non starnutisci emetti meno saliva, potresti quindi avere una carica virale più bassa. Non si può escludere che la possibilità di contagio ci sia ma non è automatico che tutti coloro che non hanno sintomi trasmettano».

2019-nCov coronavirus
I casi di contagio nel mondo (La Repubblica, 27 gennaio 2020)

 

Quali sono le cure?
«Non esistono farmaci specifici, di solito si usano medicinali che tengono sotto controllo i sintomi», spiega sempre il dirigente dell’Istituto. «Nei casi più gravi può essere necessaria la terapia intensiva».

Il primo ministro Li Keqiang è intanto arrivato oggi a Wuhan, dove si è diffusa l’epidemia: un breve servizio trasmesso dall’emittente statale China Global Television Network, mostra immagini del premier con il camice e la mascherina in un ospedale circondato dal personale medico della struttura. Li, che ha visitato anche i pazienti, è a capo del gruppo di alto livello politico per il contrasto all’epidemia, la cui creazione è stata decisa sabato scorso dai membri del Politiburo, l’Ufficio Politico del Partito Comunista Cinese. Per contenere l’epidemia, la città da cui si è diffuso il virus ha annunciato oggi la sospensione dell’emissione di visti e di passaporti per i cittadini cinesi fino al 30 gennaio prossimo: ieri, il sindaco Wuhan, Zhou Xianwang, aveva confermato che cinque milioni di residenti avevano lasciato la città prima che venisse sottoposta a cordone sanitario, settimana scorsa, a causa dell’effetto combinato delle festivita’ del capodanno lunare e dell’epidemia, e ha dichiarato di aspettarsi altri mille casi nella città.

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