La vera storia del video di Casalino che insulta anziani e down

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-11-08

Grande indignazione per un vecchio video in cui Rocco Casalino in un’aula scolastica dice che gli fanno schifo i bambini, i down e i vecchietti “come ti fa schifo un ragno” e che non vuole perdere tempo a occuparsi di persone che “non capiscono niente”. Ma la storia dietro a quel video è completamente diversa

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«Da bambino, da sempre, i vecchi mi fanno schifo. E tutti i ragazzi down…mi danno fastidio», testo parole e musica di Rocco Casalino che in un video scovato dal canale satirico YouTube ArcadeTV7 racconta che «anziani, bambini e down mi danno fastidio, mi fanno schifo come i ragni». Il tutto, come fanno notare Dagospia, il Giornale e TPI, seduto sulla cattedra di fronte ad una classe di studenti attoniti che reagiscono con “imbarazzo” e “divertimento” alle uscite del futuro portavoce del Presidente del Consiglio.

Rocco Casalino e lo studio di recitazione al Centro Teatro Attivo

Un video sul quale però nessuno ha indagato appena sotto la superficie. Perché quelle dichiarazioni sembrano davvero essere in linea con l’immagine che molti hanno di Casalino, quello che vuole fare piazza pulita dei pezzi di merda del MEF o che si lamenta che la tragedia del Ponte Morandi gli ha fatto saltare i programmi per il Ferragosto già tutto organizzato. Insomma per molti Rocco Casalino, gran visir della comunicazione del MoVimento 5 Stelle, inventore del famoso “codice Rocco” che ha imposto a tutti i conduttori televisivi il sistema delle interviste apparecchiate, è davvero così, come lo vediamo in questo video.

Casalino ci va più pesante, dicendo a proposito delle persone affette da sindrome di Down che «non ho nessuna voglia di relazionarmi a loro, nessuna voglia di aiutarli, poveretti che gli è capitata sta cosa ma non voglio occuparmene, è come se fa schifo il ragno, io provo fastidio e imbarazzo, non so come spiegarlo, non voglio perderci tempo. Non mi va di stare con i vecchietti, non voglio stare dietro ai bambini, non voglio fare bambini, non mi va di stare dietro a uno che è down, che non capisce niente». Parole e pensieri davvero imbarazzanti e crudeli, ma il problema è che il video racconta solo una parte della storia.

Dove è stato girato il video di Casalino?

Davvero è stato possibile che un personaggio televisivo – all’epoca appena uscito dal Grande Fratello – come Casalino potesse andare in una scuola e dire certe cose davanti ai ragazzi? Qual era il valore educativo di avere Casalino in classe? Che scuola era? Un indizio sul tipo di “lezione” ce lo dà la scritta sulla lavagna alle spalle dell’amabile Rocco “Centro Teatro Attivo“. Basta una semplice ricerca su Google per trovare – sempre su Dagospia – una lettera di Casalino datata maggio 2017 l’ormai capo della comunicazione del M5S spiega che «13 anni fa frequentavo il “Centro Teatro Attivo” di Milano. In un corso di recitazione si sviluppò lo studio dei personaggi e a me fu affidata l’interpretazione di un personaggio snob, classista, xenofobo e omofobo».

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La lettera, che precisava il senso del famoso video delle Iene in cui Casalino si lamentava della puzza dei rumeni, era stata pubblicata già nel 2014 sul blog di Beppe Grillo. Insomma sembra proprio che in questo video Casalino stia mettendo in pratica il suo studio sul politicamente scorretto. Il video – che come ci è stato segnalato su Twitter risale al 2004 – è un estratto di un incontro con gli studenti del corso di giornalismo della provincia di Milano (era presente in qualità di conduttore/moderatore anche il giornalista Enrico Fedocci di Mediaset) dove Casalino parla di come – dal suo punto di vista –  della sua capacità di manipolare gli altri, di come è disposto a “recitare la parte della checca isterica” in televisione perché gli consente dei buoni guadagni, di come funziona il sistema dell’informazione e della libertà di azione e di parola che è concessa ad un personaggio come lui (o come Sgarbi) che può dire più o meno “impunemente” qualsiasi bestialità mentre ad altri (ad esempio i giornalisti) certe cose non sono concesse. In un passaggio spiega come “acquisire credibilità” e la costruzione di un personaggio televisivo dichiarando ad esempio di non volere fare l’ingegnere perché ha capito che è possibile “poter vivere di rendita”. Subito dopo le dichiarazioni shock sui Down ad esempio Casalino dice che quando i suoi genitori diventeranno vecchi «li porterò nella casa di cura per anziani, pagherò per non dover sopportare mia madre da vecchia» aggiungendo che «sicuramente lei sta meglio in un centro per gli anziani, mi madre diventa vecchia, pago». Una frase ad effetto, anche perché qualche mese fa molti giornali hanno parlato della “mamma inseparabile” di Rocco Casalino che ha fatto visita a Palazzo Chigi.

Casalino si confronta con una platea che è distante dal suo modo di intendere il rapporto con la vita pubblica, e assume volutamente durante tutto il corso dell’incontro posizioni completamente antitetiche a quelle dei suoi interlocutori proprio per dimostrare all’uditorio che si possono fare soldi, si può diventare famosi anche dicendo cose sconvenienti. Quanta verità c’è in quello che Casalino dice e quanto invece è provocazione, recitazione, posa? Ci sono sicuramente dei passaggi dove il Casalino-pensiero è quello sincero, ad esempio dove dice che «c’è da graffiare, c’è da inserirsi c’è da avere le conoscenze giuste» e bisogna essere cinici e abbandonare le posizioni di snobismo intellettuale, ma è anche vero che ogni recitazione o interpretazione affonda le sue radici nel vissuto dell’interprete. Tutto quel video è utile soprattutto perché rappresenta un modo di comprendere quanto le idee di Casalino (non quelle su down e vecchi, quelle sulla comunicazione) abbiano plasmato il modo con cui il M5S comunica con i “vecchi media” che sono uno dei bersagli delle critiche di Casalino. Nel video Rocco Casalino stava solo dimostrando come portare avanti in modo convincente una tesi assurda, controversa e contraria ad ogni logica, uno studio che gli verrà utile anni dopo quando inizierà la carriera politica. Riguardo al non voler stare dietro a persone che non capiscono niente, Casalino ha ampiamente dimostrato di non essere così, anzi.

 

EDIT: In un post pubblicato sul Blog delle Stelle Rocco Casalino smentisce quelle che definisce le bufale che la stampa italiana pubblica «con il solo obiettivo di colpirmi, infangarmi e mettere in dubbio la mia professionalità» spiegando che il video «risale ad oltre 10 anni fa, quando frequentavo il “Centro Teatro Attivo” di Milano, come si vede benissimo dalla lavagna alle mie spalle. In quel corso si sviluppava lo studio dei personaggi, li si interpretava, forzandone i caratteri in maniera anche paradossale e provocatoria».

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Casalino ricorda che «già qualche anno fa è uscito fuori un altro spezzone di video in cui dicevo cose volutamente paradossali e già in quell’occasione avevo chiarito e spiegato. Nessun giornale si è preso la briga di riportare le mie spiegazioni di allora e di verificare il contesto di quel video».

Anche un tweet di Andrea Conti,Caporedattore Redazione Web Striscia la notizia, conferma la versione di Casalino spiegando che in quel video «si trovava al Centro Teatro Attivo, che ho frequentato, dove sono previsti anche esercizi liberi».

Leggi sull’argomento: Il grande gelo tra Conte e Casalino

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