Cultura e scienze
Tutti contro Papa Francesco, l'amico dell'Islam
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2016-07-28
Dopo l’uscita sulla guerra di religione gentisti e cattolici devoti hanno iniziato ad attaccare il Santo Padre, colpevole di un eccesso di “buonismo” verso i musulmani. E così Papa Bergoglio diventa un’altra figurina, vittima di fotomontaggi e bersaglio degli strali di coloro che rimpiangono i bei tempi andati di quando il Papa sapeva fare il Papa e condannava a morte gli infedeli
Ma come si permette il Papa di dire che non c’è nessuna guerra di religione in corso in questo momento? Cosa ne sa il Papa di guerre, cosa ne sa il Papa di religione?? Le parole pronunciate ieri dal Papa durante il volo verso Cracovia hanno scatenato la reazione di molti crociati italiani che erano già pronti a imbracciare lo spadone e dirigersi verso il campo di battaglia dove avrà finalmente luogo lo scontro di civiltà. In molti rimpiangono la fermezza di Papa Ratzinger, dimenticandosi però che il Papa Emerito ha addirittura abbandonato la guida della sua Chiesa.
Quelli che credono che per combattere l’ISIS ci vuole un nuovo oscurantismo
Antonio Socci sulla sua pagina Facebook è avvilito dall’ostinata difesa dell’Islam da parte di Papa Bergoglio denunciandone “la superficialità, l’impreparazione e la miseria culturale”. Il Papa parla così perché in fondo è un marxista (concetto per altro ribadito anche sul Giornale da Vittorio Macioce) e quando dice che tutte le religioni vogliono la pace mente; per Socci l’Islam è una religione intrinsecamente violenta e assetata di dominio. Su Libero Socci scrive della “moda progressista che ha distrutto l’Europa” spiegando che la crisi attuale “nasce da una disfatta spirituale,da una perdita di radici culturali e di identità religiosa“, dal momento che negli ultimi anni (diciamo a partire dal quel periodo storico noto come Illuminismo che ci ha tirati fuori dal Medioevo) è venuto meno il nesso religione-società l’Occidente sta vivendo una crisi di valori. Valori che evidentemente non possono che essere religiosi, perché per persone come Socci qualsiasi altro sistema valoriale non ha senso di esistere. Eppure il concetto stesso di Stato è nato quando il potere a iniziato a smettere di dover essere legittimato dalla religione, quando la ragione e la razionalità hanno avuto la meglio sulla spiritualità nel guidare i destini dei popoli. In fondo l’Europa in crisi è pur sempre quell’entità che ci ha consentito di vivere settant’anni di pace e prosperità. Ma per Socci e tutti coloro che in questi giorni stanno versando fiumi d’inchiostro per dire che il Papa è musulmano e va a braccetto con gli Imam si tratta evidentemente di un risultato modesto.
Del resto anche sui vari siti di “controinformazione” gentista è in atto un cortocircuito, padre Jacques Hamel è allo stesso tempo il martire cristiano del Terzo Millennio e un buonista della peggior specie, uno che “faceva lingua in bocca con i musulmani” (proprio come Papa Francesco). Altrove si dà la colpa della situazione al laicismo, alla politica del “volemose bene” (quella inaugurata da Papa Giovanni Paolo II?) e addirittura alla legalizzazione delle droghe leggere. Che non è ancora avvenuta e probabilmente non si farà ma tant’è, evidentemente questa dare la colpa ai matrimoni gay non era opportuno visto che i terroristi del gruppo Stato Islamico (e altri paesi come Iran e Arabia Saudita) hanno un rapporto decisamente “complicato” con le persone omosessuali.
Fa sorridere che la colpa della situazione sia il fatto che l’Occidente sia “troppo progressista” e che la risposta da dare sia quella di diventare una società meno progressista, magari più simile a quella saudita, oppure a quella che vorrebbero imporre i terroristi dell’ISIS al mondo intero. Per Socci e compagni, accecati dalla paura che il Papa sia “comunista” la soluzione è far diventare l’Europa un continente più chiuso, più intollerante. Insomma, dovremmo rinunciare ai valori fondanti dell’Unione Europea, per i quali molte persone sono morte.
Basta con il papa musulmano immigrato!1
Ci sono poi i gentisti veri e proprio, che non badano a tali sottigliezze ideologiche e si limitano ad attaccare il Papa. Leggendo i commenti qui e lì manca solo quello che scrive che questo Papa non eletto da nessuno è salito al potere per un golpe contro Benedetto XVI. Come mai questo Papa difende chi ha ucciso i giornalisti di Charlie Hebdo? Non è che è musulmano e non lo sappiamo?
Naturalmente in quanto buonista Papa Francesco è subito iscritto d’ufficio nella lista di proscrizione gentista assieme alla Presidente della Camera Laura Boldrini e a Matteo Renzi.
Il vero cristiano boicotta la Chiesa, non riconosce più i valori cristiani (o forse non sa nemmeno quali siano). Altri invece parlano di Papa Francesco come se stessero parlando della ka$ta, il Papa è un parassita (che al 99% fa parte del Califfato) e si comporta come tutti i politici che ovviamente sono tutti d’accordo tra loro. C’è anche spazio per le proposte concrete: Papa Francesco, con tutto il rispetto lei deve richiamare le crociate. Magari potesse signor Caputo, ma quelle lì hanno disattivato il servizio di richiamata su occupato. Mannaggia!
Speriamo che qualcuno in Vaticano legga i commenti su Facebook. Cosa pensava il Papa quando ha detto che dobbiamo vivere in povertà? Oppure quando ha detto che Gesù Cristo è nell’ultimo dei nostri fratelli? Pensava di sostituirsi a Dio credendo che Romeo Muzzi non se ne accorgesse? Pensava male, perché si sono accorti tutti che il Papa è come il Governo: razzista verso il nostro paese!
Ed è questo il paradosso del gentismo; da molto tempo su pagine come InformareXResistere e Lo Sai si critica l’operato del Papa, si rimpiange la “fermezza” del Papa Emerito (quando c’era lui i musulmani esplodevano in orario) ora però stiamo assistendo ad un mutamento di paradigma. Se prima il Papa non era “abbastanza cattolico” ora la sua colpa è quella di essere buonista. Un reato che l’Internet non perdona a nessuno e che, in un corto circuito di dimensioni epiche, accomuna Renzi, la Boschi, la Boldrini e probabilmente anche Gino Strada. Tutti nemici dell’Occidente, tutti parassiti. Il Papa non è più una figura super partes, il Papa è visto come un politico (o peggio un politicante) e quindi trattato come tale. Il bello è che a farlo sono gli stessi che si lamentano del fatto che non c’è più aderenza tra religione e società, che si sono persi i valori spirituali. Persone che sognano il ritorno del Papa Re sono le prime a screditare il ruolo del Pontefice.