La tranvata del Tar a Toninelli sulla Strada dei Parchi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-06

Il ministero delle Infrastrutture non voleva dare i soldi per la messa in sicurezza di A24 e A25. Il tribunale amministrativo regionale gli ha dato torto

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Sono state annullate oggi dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio le note con le quali il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha risposto negativamente, per assenza dei presupposti giuridici, alle richieste di Strada dei Parchi di ottenere i finanziamenti per interventi di messa in sicurezza statica dei viadotti, successivamente alla conclusione degli interventi cosiddetti di ‘antiscalinamento’.

La tranvata del Tar a Toninelli sulla Strada dei Parchi

Il Tar del Lazio con una sentenza ha accolto il ricorso proposto da Strada dei Parchi. La società di Carlo Toto aveva anche diffidato il ministero nell’ottobre scorso. La controversia aveva ad oggetto la realizzazione e la modalità di finanziamento di una serie di interventi sulla rete autostradale A24-A25, ritenuti da Strada dei Parchi necessari per la sicurezza dell’infrastruttura e l’incolumità pubblica. Per il completamento degli interventi era stato chiesto – ne dà conto il Tar in sentenza – di potere utilizzare i contributi pluriennali previsti dalle disposizioni per la crescita economica del Mezzogiorno, o, in alternativa, l’autorizzazione a ricorrere allo strumento dell’anticipazione bancaria o ad ottenere una rimodulazione degli stanziamenti esistenti. Con le note ministeriali impugnate davanti al Tar, il Mit ha escluso che gli interventi proposti potessero essere approvati e finanziati in quanto non riconducibili a quelli indicati come ’emergenziali’ per i quali erano stati stanziati fondi pubblici in seguito agli eventi sismici degli scorsi anni.

Il Tar, dopo avere osservato che le norme di riferimento sono “di difficile lettura interpretativa”, ha ritenuto che dalla lettura della relazione governativa sul tema “si evince la volontà del legislatore di finanziare tutte le cosiddette ‘misure di sicurezza urgenti’, che non si esauriscono nella realizzazione degli interventi di antiscalinamento ma che comprendono ulteriori interventi, quali quelli di messa in sicurezza sismica dei viadotti, per i quali la Concessionaria ha presentato la richiesta di finanziamento. Inoltre, l’indicazione ricavabile dalla predetta norma è quella di realizzare tempestivamente gli interventi in questione“.

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