Economia
La TAV già spacca l’alleanza Lega-M5S?
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-05-19
I grillini vanno alla manifestazione dei No-TAV; la Lega ribadisce che la Torino-Lione va completata. Intanto il resto del centrodestra va all’attacco
Il MoVimento 5 Stelle è passato dal dire no alla TAV alla posizione di “ridiscutere il progetto” nel contratto di governo con la Lega. Quando nel M5S si sono accorti della possibile gaffe elettorale nei confronti dei No-TAV Di Maio e gli altri hanno cominciato a dire che ridiscussione vuol dire cancellazione, anche di fronte agli altolà in arrivo dalla Francia.
La TAV già spacca l’alleanza Lega-M5S?
Adesso però è la Lega a stoppare i grillini: “Siamo contenti dell’accordo fra Salvini e Di Maio, a Torino permetterà di dare le risposte che servono ai problemi del territorio, incluso il completamento della linea Tav Torino-Lione”, dice Fabrizio Ricca, capogruppo del Carroccio in consiglio comunale a Torino. E lo fa proprio mentre Laura Castelli su Facebook ribadisce, all’insaputa dei suoi alleati, che l’era delle grandi opere inutili è finita.
E anche il resto del centrodestra sembra aver capito che il punto debole dell’alleanza Lega-M5S è proprio la TAV: “Surreali le parole di Luigi Di Maio sulla Tav Torino-Lione: il futuro dell’Italia non è la politica dei no che blocca tutto, ma è la politica che decide di investire sulla crescita economica della Nazione e sulle infrastrutture strategiche. La Tav è una di queste e sarebbe un gravissimo errore fermare la sua realizzazione”, scrive Giorgia Meloni su Facebook. “Come si può pensare di far ripartire l’economia e creare occupazione dimenticandosi di parlare di impresa e cancellando le grandi opere strategiche. Chiudere l’Italia al trasporto di merci e persone è suicida. Io conosco bene il personale della Lega e la sua classe dirigente e so che la pensa esattamente come me: porti, interporti, valichi, collegamenti ferroviari e viari, infrastrutture efficienti sono il prerequisito di una Nazione che compete per produttività, qualità ed innovazione”, le fa eco il deputato Guido Crosetto. E anche Mariastella Gelmini parla per Forza Italia: “Sta per nascere, a trazione grillina, il governo dei ‘no’. ‘No’ alla Tav, ‘no’ all’Ilva, ‘no’ a politiche differenziate e più incisive per il Mezzogiorno, ‘no’ a una chiara indicazione dei rapporti costi-benefici di ogni singola proposta programmatica del ‘contratto’. Insomma, siamo alla vigilia di una grande incognita che al momento destabilizza i mercati e fa storcere il naso ai nostri partner europei”.