riforma autonomia regioni
Autonomia, la frenata di Salvini (spaventato dai sondaggi del Sud)
Se Salvini vuole il voto del Sud, non può spingere tanto sull' autonomia di Veneto e Lombardia (più l' Emilia Romagna). Ma se non spinge sull' autonomia, il Nord si arrabbia più del Sud. Il dilemma del prigioniero elettorale è servito. Buon lavoro, ministro!
Autonomia, sondaggio: gli elettori della Lega dicono no
L' 80% degli elettori è contrario. E anche ai salviniani non piace. Nelle regioni del Sud e tra gli elettori M5S record di no
«Tutti i patti con gli elettori traditi da Salvini»
Il Giornale va all' attacco del Capitano e gli recapita una bella testa di cavallo nel letto. Il mittente è il solito: Berlusconi
Così la secessione dei ricchi distrugge il patrimonio culturale italiano
Tomaso Montanari sul Fatto all' attacco della legge sull' autonomia di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna
Come il governo del Popolo si appresta a spaccare l’Italia con l’autonomia regionale
Mentre i leghisti, Salvini e Zaia in testa, si apprestano a raccontare la storica vittoria sull' Autonomia la realtà dei fatti è che il Consiglio dei Ministri ha deciso di non decidere deludendo così le aspettative dei leghisti come Giorgetti che nei mesi scorsi avevano promesso di far cascare il governo se l' intesa con le Regioni non fosse stata approvata entro il 15 febbraio
Si scrive autonomia regionale si legge spacca-Italia
Il governo si appresta a rivelare i contenuti dell' intesa con le tre regioni del Nord (Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia) che hanno chiesto l' Autonomia da Roma e dallo Stato Centrale. Ma se il governo del Popolo (italiano) dovesse accettare tutte le richieste dei Presidenti di Regione assisteremmo alla nascita di un' Italia divisa in due, tra ricchi e poveri
Autonomia, la secessione dei ricchi è servita
Secondo la legge che sta per essere varata i fabbisogni di spesa per le nuove competenze regionali saranno tanto più alti quanto più elevato è il gettito di quella regione. In altre parole, il principio che sta per passare è questo: se sei un cittadino abbiente e quindi paghi più tasse, hai diritto a più spesa pubblica. Se sei povero, no