Attualità
Stefania Pucciarelli, la leghista “sconvolta” perché era l’unica italiana nel suo vagone. Notate niente di strano?
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2019-10-24
Salvate la senatrice Pucciarelli: qualche giorno fa l’esponente della Lega si è trovata ad essere l’unica italiana in un vagone del treno e ha pensato bene di dare la colpa al PD che ci ha fatto invadere. Curiosamente la Pucciarelli non ha avuto nulla da ridire sul fatto che con Salvini è aumentato il numero di irregolari presenti in Italia. Un caso?
Avevamo lasciato la Senatrice della Lega Stefania Pucciarelli quando era stata eletta – non senza una certa sorpresa visto quanto pubblicamente espresso su Facebook a proposito di immigrati, Rom e gay – Presidente Commissione per i Diritti Umani del Senato. La ritroviamo in questi giorni al centro di una gustosa polemica a proposito di treni, passeggeri e biglietti non pagati. Qualche giorno fa infatti la senatrice si stava recando a Torino quando è successo un fatto increscioso. La nostra senatrice si è trovata a viaggiare (per una breve tratta) in un vagone pieno di neri.
La terribile disavventura della senatrice Pucciarelli
Avere letto bene, la Presidente della Commissione per i Diritti Umani del Senato, è stata costretta a condividere il suo sacro spazio vitale con degli stranieri. E questo è accaduto in Italia, su un treno, mica in Francia o in Tenneesee. A raccontarcelo è lei stessa, in un drammatico video testimonianza fatto tutto sottovoce per non farsi sentire dagli stranieri (che però in quel momento stando a quanto racconta erano già scesi). Ma cosa è successo? La senatrice Pucciarelli nel suo video la racconta così: «stamattina sono diretta a Torino e volevo raccontarvi quanto mi è successo. Mi sono ritrovata all’altezza di Novi Ligure ad essere l’unica italiana nel vagone, in un vagone pieno di stranieri tutti di colore tutti sprovvisti di biglietto».
Qual è il problema? Il fatto che ci fossero dei passeggeri sprovvisti di biglietto? Non sembra. Anzi il problema, seguendo l’ordine della narrazione, era il fatto che il vagone fosse pieno unicamente di stranieri (la senatrice ha controllato la cittadinanza di tutti i presenti?), in particolare di colore (quale? nero, ovviamente). Certo, c’è anche la questione del biglietto non pagato, ma è marginale e di certo non sono solo gli “stranieri” a non pagarlo. Anche perché se il problema fosse il mancato pagamento del biglietto la soluzione non potrebbe certo essere su base etnica né è compito di una senatrice verificare il titolo di viaggio dei passeggeri. Invece il fatto che la senatrice Pucciarelli sottolinei che il vagone era pieno di stranieri fa subito venire in mente come durante la segregazione razziale certi stati del Sud degli USA avessero risolto il problema: con carrozze, sedili o scompartimenti dedicati ai neri. In modo che i bianchi non dovessero venire in contatto (anche visivo) con i loro concittadini. Qualche anno fa il leghista Borghezio fu protagonista di una disinfestazione (letterale) dei cittadini stranieri a bordo di un treno. Oggi la Pucciarelli si lamenta che in un vagone ci sono solo stranieri (gli italiani magari hanno l’auto di proprietà) come se questo fosse un crimine o un reato. E ancora qualcuno dice che la Lega non è un partito xenofobo?
Ma dov’era la Pucciarelli quando Salvini riempiva l’Italia di irregolari?
Ad un certo punto, racconta la Pucciarelli, i portoghesi scendono e il controllore, che improvvisamente sa che l’unica passeggera “italiana” è una senatrice, le chiede con quale partito sia stata eletta. Immaginiamo che l’esponente della Lega abbia avuto modo di far sapere di essere una senatrice della Repubblica. Segue il classico sfogo del controllore sull’essere lasciati soli e avere le mani legate (in Piemonte governa il centrodestra, la Lega è stata al Governo per quasi un anno e mezzo).
Ma è solo un pretesto. Perché quello che la senatrice Pucciarelli vuole dire è che il PD ha fatto «invadere la nostra nazione» e che solo “Matteo” e la Lega potranno «dare dignità di ripristinare i confini». Insomma, il solito disco rotto su come quando c’era Salvini il Paese era più sicuro perché c’erano i porti chiusi. Dimenticando però che quando c’era Salvini è aumentato il numero degli irregolari, visto che con il Decreto Sicurezza il governo gialloverde ha tolto la protezione umanitaria di fatto lasciando un gran numero di stranieri privi di permesso di soggiorno senza riuscire al tempo stesso a rimandarli a casa loro. Qualcuno nei commenti al post dice che quello che racconta la senatrice non è vero, perché in realtà stava viaggiando su un Treno ad Alta Velocità in prima classe.
⛔️?? L’effetto “#DecretoSicurezza“.
A causa dell’abolizione della protezione umanitaria con il #DecretoSicurezza di ottobre (oggi legge), in Italia ci sono almeno 24.000 stranieri irregolari in più rispetto a uno scenario in cui la protezione fosse stata mantenuta.
(2 di 6) pic.twitter.com/diCi1kE37F
— Matteo Villa (@emmevilla) October 14, 2019
Ma di questa affermazione non ci sono prove (e il video è chiaramente girato a bordo di un regionale). Non è importante se la storia sia vera o falsa, è importante rilevare come lo scandalo sia il fatto di avere un vagone pieno di “stranieri” (che non è certo una cosa illegale, scandalosa o pericolosa). Riguardo al fatto che quei passeggeri non avessero pagato il biglietto ci limitiamo a ricordare che la Lega è quel partito che dice che fare le multe per qualche scontrino non battuto non è una vera lotta all’evasione. E allora perché dovremmo preoccuparci di qualche biglietto non pagato?
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