Condono e non solo: perché lo sbloccacantieri di Lega e M5S somiglia alle leggi di B.

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-22

Lega e M5S litigano ancora sul testo, che però somiglia alla Legge Obiettivo di Berlusconi definita criminogena da Cantone

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Silvio Berlusconi ha un giudizio troppo severo nei confronti del governo Lega-MoVimento 5 Stelle: non solo per il condono edilizio mascherato che ancora non è legge, ma anche per una serie di norme contenute nel provvedimento che somigliano pericolosamente a quelle dei governi di Lega e Forza Italia. Giorgio Meletti sul Fatto le ha elencate oggi, partendo da quella che elimina l’obbligo di gara per lavori al di sotto della soglia dei 350mila euro. C’è da dire che in preparazione si parlava di limite di 5 milioni, ma anche così non è male.

Poi c’è la questione del subappalto. Si parlava dell’eliminazione del tetto del 30% sull’importo dei valori, che poi è caduta dall’impianto generale ma vale ancora per i consorzi:

Il codice 2016 vietava di subappaltare lavori oltre il 30% ad aziende che partecipavano al consorzio vincitore della gara. Limite che ora viene tolto, dando così mano libera alle aziende più forti per contrattare sconti sui lavori (manodopera e materiali) con le imprese più deboli purché inserite nei consorzi. Viene eliminata anche una norma pensata per evitare i cartelli tra imprese: chi perde una gara potrà di nuovo ottenere lavori in subappalto dal vincitore, con il rischio concreto che le gare vengano di fatto falsate da un meccanismo che permette poi di spartirsi la torta a valle.

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Lo sblocca-cantieri di Lega e M5S (Il Sole 24 Ore, 21 marzo 2019)

C’è poi l’incentivazione del criterio del massimo ribasso, istituito con la legge Merloni nel 1994: per gli appalti fino a 5 milioni di euro il criterio viene privilegiato rispetto a quello dell’Offerta Economicamente più Vantaggiosa istituito per evitare le varianti che fanno lievitare i costi.

Il più grande passo indietro è però l’abolizione dell’albo dei direttori dei lavori e dei collaudatori. Si torna così ai tempi della Legge Obiettivo del governo Berlusconi, definita “criminogena”da Raffaele Cantone, in cui il general contractor, affidatario dell’opera, si sceglie queste figure eliminando le barriere tra controllori e controllati. Dulcis in fundo, il decreto istituisce dei super commissari con l’obiettivo di sveltirei lavori. La Lega ne vuole solo uno per tutte le opere; M5S è contrario perché di fatto esautorerebbe il ministro Danilo Toninelli.

Ecco, forse questo non è poi così male.

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