Economia

Bisfenolo A: il pericolo viene dai cartoni della pizza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-22

I cartoni della pizza sarebbero potenzialmente dannosi per la salute perché potrebbero contenere il bisfenolo A (Bpa). Ma solo nella scatola spagnola (179 parti per miliardo) e tedesca (311 ppb)

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Il bisfenolo è una sostanza chimica usata per produrre plastiche e resine e viene utilizzato per produrre i cartoni della pizza. Un’indagine dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha rilevato che il bisfenolo è potenzialmente pericoloso perché è in grado di alterare l’equilibrio ormonale e incidere sulla fertilità, causando anomalie riproduttive negli uomini e nelle donne. Anche la Food and Drug Administration ha lanciato l’allarme e vietato l’utilizzo di 3 tipi di perfluoroalchilico nella composizione dei “cartoni”: secondo lo studio realizzato dalla Fda, a contatto col cibo potrebbero portare a un aumento del rischio di cancro al seno e altre forme tumorali. Da qui la decisione di imporre il divieto, arrivata in risposta a numerose richieste da parte di gruppi come Breast Cancer Fund e Center for Food Safety, che hanno presentato una petizione per eliminare tali prodotti chimici dalla composizione delle scatole.

bisfenolo cartoni della pizza

Racconta oggi Il Fatto che i cartoni della pizza sarebbero potenzialmente dannosi per la salute perché potrebbero contenere il bisfenolo A (Bpa). Si tratta, cioè, di un composto di sintesi utilizzato nella produzione di plastica e additivi. ma che nel corpo umano si trasforma in un interferente endocrino capace di produrre anomalie riproduttive nell’uomo e nella donna.

A scoprire la presenza di questa sostanza nei contenitori della pizza è il Salvagenteche, nel nuovo numero in edicola domani, pubblica un’analisi che mostra per la prima volta la “migrazione” dell’interferente endocrino dalla scatola all’alimento. “Un passaggio della sostanza che –spiega il direttore del mensile Riccardo Quintili – viene scatenato dall’alta temperatura che raggiunge il cartone (anche 60/65°C) in cui si mescolano gli acidi del pomodoro e i grassi della mozzarella e dal tempo prolungato in cui la pizza, dopo essere uscita dal forno,resta all’interno del contenitore”.

Sotto la lente del Salvagente sono finite l’italiana LinerItalia, la spagnola Garcia de Pou e la tedesca Izmir.

Dalle analisi emerge, però, che il bisfenolo è stato rilevato solo nella scatola spagnola (179 parti per miliardo) e tedesca (311 ppb). In quella dell’italiana Linear, invece, non è presente. E la motivazione è chiara: la legge italiana (D.M. 21 marzo 1973), considerata una delle più severe in Europa, obbliga i produttoria usare solo cellulosa vergine per gli imballaggi di cartone destinati ad alimenti umidi.

Un altro divieto legislativo riguarda la presenza di scritte nella parte interna del contenitore per evitare la cessione di sostanze nocive presenti nell’inchiostro . Mentre Spagna, Germania e altri Paesi europei (tranne la Finlandia che ha regole simili all’Italia) hanno normative più permissive: la parte esterna dei cartoni può essere formata da cellulosa riciclata che potrebbe essere stata contaminata da prodotti che contengono bisfenolo.

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