Roma Metropolitane, così Virginia Raggi solidarizza e intanto licenzia

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-10-02

La sindaca posta foto di bottiglie di plastica su Facebook ed esprime solidarietà a sindacalisti e consiglieri malmenanti, ma intanto liquida la società e licenzia i lavoratori. Non è tutto così fantastico?

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Ieri sera verso le 10 Virginia Raggi ha pubblicato questo fantastico tweet in cui esprime solidarietà a Natale Di Cola, Alberto Civica e Stefano Fassina, buttati a terra e calpestati mentre la polizia forzava il blocco dei lavoratori di Roma Metropolitane per far entrare il delegato del Comune in azienda. La parte divertente  – si fa per dire – della questione è che la Raggi mentre esprimeva solidarietà ai sindacalisti e al consigliere comunale malmenato liquidava l’azienda Roma Metropolitane.

Roma Metropolitane, così Virginia Raggi solidarizza e intanto licenzia

Ieri infatti la presenza di Raggi era stata richiesta a gran voce in Aula Capitolina affinché spiegasse cosa stesse succedendo in AMA e a RM, ma la sindaca non ha ritenuto di doversi presentare in assemblea. Intanto però la Giunta capitolina proprio in serata ha dato mandato al dipartimento Partecipate di predisporre la proposta di deliberazione da sottoporre all’Assemblea capitolina per la messa in stato di liquidazione controllata della società. Il tutto accadeva mentre sulla pagina fan di Virginia Raggi si pubblicavano cose come questa, a dimostrazione del fatto che lo stipendio da 100mila euro che viene pagato con soldi pubblici al capo ufficio stampa della sindaca è certamente ben speso.

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La procedura di liquidazione controllata garantirà, secondo la Giunta, la prosecuzione delle opere, come la realizzazione della metro C, grazie alla continuitàaziendale. Inoltre l’Amministrazione capitolina continuerà a portare avanti tutte le azioni necessarie a dar corso alla riorganizzazione di Roma Metropolitane come previsto dalla Delibera n. 53 del 28 settembre 2017 che miri alla salvaguardia delle professionalita’ funzionali nell’ambito di un confronto con le organizzazioni sindacali.

I lavoratori licenziati da Virginia Raggi

Peccato che ci siano anche 45 dipendenti da licenziare – annunciati da tempo – e soprattutto, che la decisione sulla liquidazione sia stata comunicata all’amministratore Marco Santucci proprio dal collaboratore dell’assessore al bilancio Gianni Lemmetti la cui entrata nella sede di RM ha scatenato la bagarre in cui è finito per farsi male Fassina. Proprio Santucci ha scritto una lettera per contestare la decisione della sindaca:

“L’assemblea dei soci non ha potuto tenersi per i gravissimi episodi avvenuti poco fa presso la sede. Il clima di altissima tensione degli ultimi mesi si è ulteriormente aggravato anche per quanto rappresentato dagli uffici di Roma Capitale di mettere in liquidazione la società. Tutto questo per me è inaccettabile. La liquidazione si pone in totale antitesi con il mandato del sottoscritto, volto al risanamento della società, finalità quest’ultima, che ho perseguito con tutte le mie energie”. “Negli ultimi 11 mesi del mio operato ho dovuto constatare purtroppo l’inerzia degli uffici capitolini nell’assumere atti e decisioni che invece dovrebbero essere prodotti senza indugio per una gestione oculata del capitale pubblico”.

Roma Metropolitane è quindi un altro capolavoro di trasparenza della Giunta Raggi, che in silenzio e senza annunciarlo a nessuno mette in liquidazione una società del Comune e provoca licenziamenti, esattamente come successo a Roma Multiservizi e anche qui, come lì, dopo essersi impegnata pubblicamente ad assumere e non a licenziare. E intanto si nomina amministratore di AMA uno che non ha nessuna competenza specifica sui rifiuti. Il tutto si svolge nel silenzio del M5S nazionale, dove però almeno nessuno più la difende.

La lettera di dimissioni del CdA dell’AMA

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