Coronavirus: il primo guarito con il farmaco Remdesivir

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-18

L’annuncio del primario della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti. Il protocollo regionale è fatto di farmaci per l’Hiv” come Lopinavir o Ritonavir “più la Clorochina

article-post

“Abbiamo il primo vero guarito trattato con il farmaco sperimentale Remdesivir“. Lo ha annunciato il primario della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti nel punto stampa sull’emergenza coronavirus. Il trattamento è iniziato il 7 marzo e il paziente di 79 anni ha già avuto due tamponi negativi. “Tornerà presto nella sua casa in Lombardia e questo ci ha fatto abbastanza esultare: il farmaco sembra funzionare. Abbiamo altri pazienti in trattamento”, ha detto Bassetti.

Coronavirus: il primo guarito con il farmaco Remdesivir

“In questo momento tutte le terapie che stiamo facendo per i pazienti con coronavirus che sono sperimentali – ha ricordato il primario di malattie infettive del San Martino di Genova -. Il protocollo regionale è fatto di farmaci per l’Hiv” come Lopinavir o Ritonavir “più la Clorochina, e sono farmaci che abbiamo utilizzato dal principio. Poi abbiamo attivato per alcuni pazienti la sperimentazione dell’antivirale sviluppato per Ebola Remdevsivir” ed è in corso una sperimentazione supportata da Roche su oltre 50 pazienti del Tocilizumab.

coronavirus farmaci cure tocilazumab remdevisir

Il remdesivir, un antivirale prodotto dall’azienda americana Gilead Sciences, studiato per il virus Ebola, sembrerebbe funzionare anche contro il nuovo coronavirus.

La sperimentazione clinica era stata accelerata proprio nella speranza che il farmaco, provato solo sugli animali, attivo anche contro i coronavirus di simili sindromi con polmonite grave (SARS e MERS) potesse costituire un aiuto terapeutico in una situazione di emergenza assieme ad una combinazione di antivirali specifici contro l’Hiv, il virus dell’Aids. Il remdesivir è stato utilizzato anche nei tre pazienti curati allo Spallanzani, guariti. Si tratta dei due coniugi cinesi (lui sta bene ed è tornato in reparto, lei sta per essere dimessa dalla terapia intensiva) ammalatisi durante la vacanza in Italia, ricoverati nell’ospedale romano appena arrivati a Roma. E del ricercatore emiliano rimpatriato assieme ad una sessantina di italiani dalla Cina. I malati della Lombardia sono trattati con la stessa cura.

coronavirus casi mondo
Coronavirus: i casi nel mondo (Corriere della Sera, 26 febbraio 2020)

Remdesivir: il farmaco contro il Coronavirus

Come spiegava il sito di Federfarma si tratta di due farmaci indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come i più promettenti sulla base dei dati disponibili. Il lopinavir/ritonavir è un antivirale comunemente utilizzato per la infezione da HIV che mostra attività antivirale anche sui coronavirus mentre il remdesivir è un antivirale già utilizzato per la Malattia da Virus Ebola, ed è potenzialmente attivo contro l’infezione da nuovo coronavirus.

coronavirus mappa casi contagiati
Coronavirus, la mappa dei contagiati (La Stampa, 26 febbraio 2020)

Altri farmaci che potrebbero essere utilizzati per combattere l’infezione da COVID-19 sono – scrive l’Istituto Superiore di Sanità –  la clorochina, un farmaco antimalarico è in uso da oltre 70 anni, che recentemente la Commissione Sanitaria Nazionale Cinese lo ha indicato tra quelli che hanno un’attività in vitro contro il nuovo coronavirus su cui proseguiranno i test. Tra i primi studi a verificarne l’attività antiretrovirale, nella fattispecie contro l’Hiv, uno è stato eseguito da ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità coordinati dal dott. Andrea Savarino. Altri due farmaci che hanno già mostrato un’attività contro il virus in test in vitro (quindi al momento non sugli esseri umani) sono l’umifenovir e il darunavir: il primo è un antinfluenzale, mentre il secondo è un farmaco anti Hiv già in uso da diversi anni. Per quanto riguarda Darunavir, remdesivir e clorochina si tratta di tre farmaci che fanno parte della cosiddetta “cura cinese” contro il Coronavirus (essendo stati sperimentati dall’Università di Zhejiang).

Leggi anche: Come la Lombardia controlla gli spostamenti dei cittadini con i cellulari

Potrebbe interessarti anche