Economia
Reddito di emergenza (REM): 500 euro con criteri immediati
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-04-18
Si sta approntando un sussidio pari in media a circa 500 euro per nucleo familiare, dunque più o meno allineato alle cifre del reddito di cittadinanza: i criteri di erogazione saranno però più immediati in questa fase di emergenza
Nel decreto di aprile il governo è finalmente pronto a varare il reddito di emergenza, destinato a quei settori più a rischio della popolazione per marginalità sociale, o magari perché risiedono in aree in cui il lavoro è in larga parte sommerso. Il Messaggero scrive che per questa categoria di persone colpita dall’emergenza Coronavirus si sta approntando un sussidio pari in media a circa 500 euro per nucleo familiare, dunque più o meno allineato alle cifre del reddito di cittadinanza: i criteri di erogazione saranno però più immediati in questa fase di emergenza.
La platea esatta è ancora oggetto di discussione ma nel confronto tra ministero dell’Economia e MoVimento 5 Stelle (fautore di un intervento molto allargato) la spesa prevista si sta assestando su un valore significativo ma contenuto, tra 1 e 1,5 miliardi. Per coloro che invece rientrano già tra i percettori dell’indennità delle partite Iva è prevista la conferma del bonus che verrà però incrementato, per il mese di aprile, a 800 euro rispetto ai 600 originari.
Nel settore pentastellato della maggioranza ci sarebbe la volontà di andare anche oltre questo importo ma per ora non sarà possibile. E si ragiona anche sul cosiddetto bonus-vacanza, una somma destinata alle famiglie per contribuire alle spese di soggiorno in una località italiana e in questo modo provare a rianimare il settore turistico. L’importo in discussione varia tra i 350 e i 500 euro e potrebbe arrivare nelle tasche degli interessati sotto forma di bonus, piuttosto che di detrazione fiscale.
Del bonus vacanze si è parlato anche nei giorni scorsi, immaginando un intervento di 350 euro in media e divisione a seconda delle fasce di reddito. In più, la Cig in deroga dovrebbe essere allargata anche alle colf e alle badanti, o in alternativa arriverà un aiuto simile a quello concesso agli autonomi ma con assegni leggermente più bassi: 400 euro per chi ha un contratto pieno, 200 euro per i contratti ad ore.