Economia
Come si forma il prezzo di una bottiglia di pomodoro
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-08-09
Al supermercato costa tra 0,70 e 1,3 euro ma le industrie di conservazione la smerciano a 40-45 centesimi a bottiglia: nel passaggio dai tir ai supermercati il prezzo può anche triplicare
Dopo la strage di Foggia, Repubblica pubblica oggi un’infografica basata su dati della Coldiretti in cui si spiega come si forma il prezzo di una bottiglia di pomodoro segnalando che il valore riconosciuto al prodotto raccolto è pari all’8% del totale mentre il 53% di quello che paghiamo alla cassa finisce a chi gestisce la catena, il 10% è il costo della bottiglia stessa. Al supermercato costa tra 0,70 e 1,3 euro ma le industrie di conservazione la smerciano a 40-45 centesimi a bottiglia: nel passaggio dai tir ai supermercati il prezzo può anche triplicare.
In teoria il prezzo è bloccato dall’Accordo quadro, che ogni anno viene firmato tra Anicav (Associazione nazionale industriali conserve vegetali) e Op (organizzazioni di produttori): per il 2018 è stato previsto che il pomodoro tondo venga acquistato a 87 euro per tonnellata e quello lungo a 97 nel Centro-Sud e 85 al Nord.
I prezzi — stando ai calcoli — sono uguali a quelli di 30 anni fa, «come nel 1985, per l’esattezza — dice Coldiretti Puglia — nonostante il codice etico firmato l’anno scorso tra il ministero delle Politiche agricole e la grande distribuzione». Il mondo, però, nel frattempo è cambiato. Così come i contratti di lavoro agricolo. Quelli regolari prevedono che il dipendente di livello più basso (il bracciante) guadagni 7,31 euro all’ora per 6 ore e mezzo al giorno. Nei campi della Puglia, però, come racontano molte inchieste giudiziarie, ci sono uomini e donne che lavorano senza contratto e per una paga di 3 euro all’ora.