Attualità
Il piano anti-contagio per bloccare gli ingressi dei cittadini dei paesi ad alto rischio
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-07-09
I provenienti da Doha alla fine sono stati respinti in base all’articolo 10, comma 1 del Testo unico sull’immigrazione: i cittadini stranieri ritenuti una minaccia per la sanità pubblica per una malattia con potenziale epidemico riconosciuto dell’Oms possono essere immediatamente respinti alla frontiera. Ma non basta: il governo prepara un piano
Nelle prossime settimane a costituire un rischio per la tenuta sanitaria dell’Italia potrebbero essere i cittadini di altri Paesi in cui l’emergenza COVID-19 è fuori controllo. Perché il pasticcio del “respingimento sanitario” dei 135 bengalesi che provenivano non da Dacca ma da Doha ha messo sul tavolo il problema delle triangolazioni e delle tappe che chiunque può fare in altri aeroporti prima di sbarcare in Italia. Il governo, preso atto che non basta l’ordinanza del ministero della Salute, dovrà affrontare il problema. Come? Repubblica spiega oggi che la strategia che l’Italia vorrebbe adottare è quella di stilare liste di Paesi ad alto, medio e basso rischio da valutare, ogni 14 giorni, per numero di contagi ogni 100 mila abitanti e per la capacità di risposta del servizio sanitario.
Divieto di ingresso ai cittadini dei Paesi ad alto rischio, tamponi per quelli a medio rischio, quarantena (come adesso) per quelli a basso rischio. E questo indipendentemente dalla provenienza del volo. Non facilissimo da realizzare vista la libera circolazione nell’area Schengen una volta che si sia entrati da qualsiasi porta di ingresso. Ma, dopo aver scritto alla commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides e al suo collega tedesco Jens Spahn chiedendo l’adozione di misure comuni urgenti sugli arrivi in Ue, il ministro Roberto Speranza ha dato mandato ai suoi uffici di studiare una nuova stretta che nelle prossime ore potrebbe tradursi in un’altra direttiva dopo quella che ha sospeso i voli diretti e indiretti dal Bangladesh fino al 14 luglio. Data in cui anche la Ue sarà chiamata a rivalutare la lista dei 14 Paesi extra Schengen dai quali al momento sono consentiti gli arrivi senza più quarantena (ma non in Italia).
Intanto i provenienti da Doha alla fine sono stati respinti in base all’articolo 10, comma 1 del Testo unico sull’immigrazione: i cittadini stranieri ritenuti una minaccia per la sanità pubblica per una malattia con potenziale epidemico riconosciuto dell’Oms possono essere immediatamente respinti alla frontiera:
E così ha fatto a Fiumicino e a Malpensa la Polaria che non ha avuto difficoltà ad individuarli sui due voli provenienti da Doha. Oggi le stesse disposizioni saranno adottate per altri due voli in arrivo ancora da Doha e uno speciale dall’India. Sempre che le compagnie non li abbiano bloccati prima. Perché, dopo aver avuto notificato dall’Enac il provvedimento dell’Italia, tocca ai vettori aerei accertare che i passeggeri abbiano le carte in regola per entrare nel Paese di destinazione. E, se così non è, dovranno farsi carico del ritorno.
Ma, come sappiamo, non basta.