Piaggio Aerospace: come Di Maio e la Difesa giocano a rimpiattino sul destino degli operai

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-04-05

Nelle more della crisi dell’azienda che sta per mettere in cassa integrazione mille dipendenti il Ministero dell’Economia fa sapere che i soldi ci sono, il problema è che il MISE e il ministero della Difesa non riescono a mettersi d’accordo su come spenderli

article-post

Tace il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio sulla crisi di Piaggio Aerospace. Ed è un silenzio che non lascia ben sperare visto che dopo mesi di annunci l’azienda ha annunciato la cassa integrazione per mille dipendenti degli stabilimenti di Genova e di Albenga. I soldi sono finiti e le promesse del governo di acquistare otto droni P.1HH Hammerhead sono rimaste lettera morta. E il problema non è la mancanza di soldi.

Il piano di Di Maio per rilanciare Piaggio Aerospace

Per “rilanciare” l’azienda Di Maio aveva proposto di comprare otto aerei senza pilota prodotti da Piaggio Aerospace. Velivoli a pilotaggio remoto che sono praticamente già pronti, mancano le eliche e le certificazioni per volare. Costo totale dell’operazione: 250 milioni di euro. Soldi che non serviranno certo a rilanciare la produzione, visto che i droni sono già stati assemblati, ma al più consentirebbero di mandare avanti Piaggio Aerospace per qualche mese (il Secolo XIX stima che il costo per il personale si aggiri intorno ai 7 milioni di euro al mese). In ogni caso, per gli operai sull’orlo della cassa integrazione, sarebbe una soluzione più che accettabile. Ma naturalmente quello che serve è un piano industriale di rilancio, magari per la progettazione del nuovo drone, il P.2HH.

piaggio aerospace di maio cassa integrazione - 4
Il drone P.1HH di Piaggio Aerospace

Il progetto di acquisto però è stato stroncato dal Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, Generale Alberto Rosso, in un’audizione delle commissioni Difesa di Camera e Senato a marzo. Durante il suo intervento il Generale ha spiegato che l’Aeronautica non ha necessità di un mezzo del genere: «Non lo abbiamo mai preso in considerazione. È una macchina con capacità limitate e inferiori a quelle che già abbiamo». Non un “ferro vecchio” ma “otto pezzi di ferro” per quattro sistemi (ogni sistema impiega due droni) che sono già obsoleto, già durante la scorsa legislatura il governo avrebbe dovuto investire 700 milioni di euro per il P.2HH, ovvero un sistema avanzato. Comprare quei droni sarebbe uno spreco di soldi. Anche la ministra della Difesa ritiene che l’acquisto degli otto droni sia inutile. Ma si tratta di una questione tecnica, spetta poi alla politica decidere.

Per il MEF i soldi ci sono, basta decidere come spenderli

E la politica a quanto pare non ha tutta questa fretta di decidere. Ma oggi il Secolo XIX rivela secondo fonti del ministero dell’Economia «per quanto riguarda il ministero dell’Economia nulla osta allo stanziamento dei 250 milioni sul progetto Piaggio Aerospace e anche il fondo individuato è tecnicamente adeguato e capiente per tali investimenti». Insomma i soldi ci sono manca la decisione di stanziare le risorse. Una decisione che – sottolineano dal MEF – è unicamente politica ed è in capo a MISE e Difesa.

piaggio aerospace di maio 250 milioni - 1
Il Generale Alberto Rosso alla Camera

A quanto pare quindi se Di Maio e Trenta si mettessero d’accordo tra loro il MEF potrebbe stanziare in tempi brevi quei 250 milioni di euro per Piaggio Aerospace. Non dovrebbe essere molto difficile visto che la ministra della Difesa ha già indicato la strada: un investimento sui P180 (un aereo passeggeri) che essendo un prodotto già collaudato e con le necessarie certificazioni potrebbe essere messo in produzione e quindi generare occupazione e lavoro. Nel frattempo il commissario, i sindacati e il MISE potrebbero sfruttare il tempo concesso dalla commessa governativa per mettere a punto un piano industriale di rilancio di Piaggio Aerospace. I 250 milioni di euro non serviranno per chiudere la crisi di Piaggio ma salverebbero almeno un migliaio di famiglie. A quanto pare però manca solo la volontà politica. Già il generale Alberto Rosso suggeriva di trovare una sinergia con Leonardo per il nuovo piano industriale di Piaggio, insomma Di Maio sa già tutto quello che serve.

Leggi sull’argomento: Frongia è fatto così: promette un miliardo di euro, non lo trova e dice che la Raggi è sotto attacco

Potrebbe interessarti anche