Le ordinanze e le diverse regole per gli spostamenti tra le Regioni

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-06-04

Se la Sardegna vuole che si compili un modulo di registrazione per sbarcare nell’isola mentre la Puglia vuole un modulo di autosegnalazione, le Regioni italiane hanno inaugurato la fase 3 dell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 in ordine sparso. Le regole in Campania, Sicilia e Lazio

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Dal 3 giugno sono possibili gli spostamenti tra Regioni ma in ciascun territorio ci sono regole diverse a cui i cittadini dovranno attenersi. E se la Sardegna vuole che si compili un modulo di registrazione per sbarcare nell’isola mentre la Puglia vuole un modulo di autosegnalazione, le Regioni italiane hanno inaugurato la fase 3 dell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 in ordine sparso.

Le ordinanze e le diverse regole per gli spostamenti tra le Regioni

Il Corriere della Sera ricorda oggi che anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca, dopo aver minacciato lanciafiamme, si limita a stringere sui controlli della temperatura per chi arriva da fuori. Alcune Regioni premono in senso inverso. È il caso del Veneto, dove Luca Zaia vorrebbe capienza piena per i treni. Idea che, assicura il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, «sarà presa in considerazione». Polemico il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, che su Micromega attacca: «Noi sindaci siamo stati lasciati in prima linea a contrastare, da soli, la disperazione della gente. Abbiamo ceduto ogni potere allo Stato: non ci aspettavamo che il governo ci sostituisse con i presidenti di Regione».

emergenza coronavirus numeri
Emergenza Coronavirus: i numeri del 3 giugno (Corriere della Sera, 4 giugno 2020)

E così il Corriere spiega le differenze tra le ordinanze regionali. A partire dalle isole:

Il turista che va in Sardegna deve registrarsi obbligatoriamente con il modulo che può scaricare dal sito della Regione. Ciascun passeggero dovrà presentare copia della ricevuta di registrazione con la carta d’imbarco. Al momento l’obbligo è in vigore fino al 12 giugno. Disponibile anche una app per il tracciamento dei contatti che però è volontaria. Fino a pochi giorni fa la Regione voleva permettere l’accesso solo ai turisti che avessero fatto un test sierologico o un tampone. L’idea è stata archiviata, non solo perché sarebbe stata una richiesta incostituzionale ma anche perché avrebbe fatto calare ancora di più gli arrivi in una stagione già parecchio complicata. L’obbligo è stato quindi trasformato in incentivo: chi arriverà con i risultati di un tampone o di un test avrà un buono da spendere sull’isola in visite culturali. L’importo sarà pari a quello previsto in media per un test. In pratica si tratta di un rimborso della spesa sostenuta per l’esame.

In Sicilia c’è invece una app di tracciamento, «Sicilia sicura», uno strumento facoltativo, come la registrazione per chi arriva da fuori regione, un modulo per indicare giorni e luogo di permanenze sull’isola, e che potrà essere scaricato anche dal sito Siciliasicura.com. In realtà la registrazione era stata pensata come obbligatoria, in linea con la scelta fatta da altre Regioni. Ma dopo una lunga discussione ha prevalso la posizione del governatore Nello Musumeci.

Le regole per gli spostamenti in Sicilia, Sardegna, Lazio, Campania e Puglia

Regole diverse anche in Campania, dove ci saranno controlli nelle stazioni dell’Alta Velocità per i treni a lunga percorrenza e tutti i viaggiatori in arrivo da fuori regione nelle stazioni di Napoli, Afragola, Salerno, Benevento, Caserta, Aversa, Battipaglia, Capaccio Paestum, Agropoli, Vallo della Lucania, Sapri dovranno misurare la temperatura e se sarà superiore a 37,5 scatterà il test rapido e il tampone. Ci sono regole diverse anche per Capri, Ischia e Procida: il biglietto del traghetto o dell’aliscafo deve essere prenotato almeno 24 ore prima, bisogna presentarsi all’imbarco almeno un’ora prima perché anche qui sarà necessario controllare la temperatura. E non si potrà salire a bordo se supera i 37 gradi e mezzo.

modulo autosegnalazione puglia 1

In Puglia vige l’obbligo di autosegnalazione: i visitatori che arrivano per turismo devono fornire codice fiscale, nome, cognome, data di nascita, Paese di residenza, comune di alloggio, domicilio o residenza in Puglia, indirizzo di alloggio, numero di cellulare, indirizzo e-mail, professione, comune di provenienza, data e orario di arrivo in Puglia, mezzo di trasporto usato per arrivare in Puglia e tipo di permanenza. Ieri, da mezzanotte alle 16 si erano già registrati in 6.608. Il boom di accessi, oltre 80 mila, ha fatto crollare il sito, che è rimasto inaccessibile per qualche ora. Chi non si registra è soggetto a sanzioni da 400 a 3.000 euro. Ma Michele Emiliano, con la sua ordinanza, fa di più. Perché è obbligatorio per i turisti tenere una sorta di diario personale, con le persone viste e i luoghi visitati, da esibire solo in caso di effettiva necessità epidemiologica.

modulo registrazione sardegna 3

Infine il Lazio, dove per chi arriva con 37,5 di temperatura la procedura viene subito attivata attraverso un numero verde del servizio sanitario regionale e in poche ore viene fatto un test sierologico e, se necessario, un tampone. A quel punto, se la persona risulta positiva, viene accompagnata in un luogo di residenza o domicilio, se ce l’ha, oppure in apposite strutture, gli alberghi Covid, dove faranno la quarantena. In casi più gravi dovranno andare in ospedale.  Naturalmente il problema si pone soprattutto per chi arriva in auto, visto che, in teoria, sono previsti controlli in partenza per aerei e treni.

Leggi anche: Il modulo di registrazione per andare in Sardegna dal 3 giugno

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