Cosa si può fare da oggi 3 giugno

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-06-03

Dopo il 3 giugno rimane in vigore il divieto di assembramento e anche nelle case è raccomandato evitare gli affollamenti. La distanza sociale resta a un metro e bisogna indossare la mascherina dove non è possibile rispettare lo spazio minimo. Vanno evitati i contatti fisici con chi non è congiunto. In molti negozi bisogna indossare i guanti, obbligatori quando si acquistano generi alimentari. Sulle auto di dimensioni normali si viaggia solo in due

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Da oggi 3 giugno, come previsto dal decreto legge del 16 maggio — si può circolare liberamente senza più vincoli tra le regioni. Restano in vigore le norme sul distanziamento sociale e sul divieto di assembramento mentre il 15 giugno riapriranno cinema e teatri e anche i centri estivi mentre stadi e scuole rimarranno chiusi.

Cosa si può fare da oggi 3 giugno

Ieri sono state 55 le vittime del Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19, in calo rispetto alle 60 del giorno precedente. Un numero così basso non si registrava dal 2 marzo. Ed è stato anche il momento di Immuni, la app anti pandemia voluta dal governo, che in 24 ore è stata scaricata da mezzo milione di persone stando alla ministra dell’Innovazione Paola Pisano. Il Corriere della Sera racconta oggi che da mezzanotte sono stati riaperti i confini regionali,ripristinando la libera circolazione nell’intero territorio nazionale.

Il governo ha deciso di dare subito il via libera per tutti. Decisione che lascia perplessi alcuni governatori del Sud, preoccupati per l’eventuale diffusione del contagio. Per un completo ritorno alla normalità sono Lombardia, Veneto e Liguria. Perplesso il governatore toscano Enrico Rossi, che avrebbe preferito una settimana di attesa. Fortemente critico il presidente campano Vincenzo De Luca, che parla di «spinte e pressioni di varia natura». Ancora più deciso il presidente sardo Christian Solinas, che avrebbe voluto un «passaporto sanitario», ritenuto però incostituzionale dal ministro Boccia: «Registreremo i passeggeri all’ingresso su una piattaforma e faremo compilare un questionario epidemiologico». Chi si sottoporrà volontariamente al test avrà un bonus.

cosa succede dal 3 giugno per chi si sposta di regione
Cosa succede dal 3 giugno per chi si sposta di regione (Il Messaggero, 3 giugno 2020)

Il Messaggero segnala che sul versante ferroviario oggi riprenderanno a fare la spola tra Milano e Roma 58 treni. Solo Italo ne metterà sui binari 24: 16 Roma-Milano, (alcuni proseguiranno verso Napoli a Sud e verso Torino a Nord), poi 6 Roma-Venezia e 2 Roma-Bolzano. Per effetto dei decreti dell’emergenza, i posti a sedere saranno dimezzati. Ma ogni treno viaggerà comunque, di media, con oltre 200 posti occupati. Per gli aerei domani sono previsti 90 voli in arrivo negli scali di Roma. Nell’aeroporto di Fiumicino saranno 60: 28 nazionali, 17 da paesi dell’area Schengen e 15 da aree extra Schengen (da dove a oggi ci si può spostare solo per un valido motivo, mentre dal 15 giugno ripartiranno i voli per tutti, senza limitazioni). In giornata, dagli aeroporti del Nord arriveranno 10 voli: oltre mille passeggeri stimati.

Gli spostamenti tra regioni e la quarantena per chi arriva

Ci sono molte differenze tra regione e regioni nell’accoglienza di chi arriverà. In Puglia il viaggiatore dovrà segnalare la sua presenza e conservare per trenta giorni l’elenco delle persone incontrate e dei luoghi visitati. Porte aperte invece in Emilia-Romagna e Calabria. Chi arriverà nel Lazio e sarà trovato con una temperatura superiore ai 37 gradi e mezzo sarà sottoposto a tampone, secondo un’ordinanza firmata ieri, nelle strutture della Regione. In attesa dei risultati dovrà rimanere nel proprio domicilio. In Sicilia, invece, il presidente della Regione Nello Musumeci vuole che sia «verificata la provenienza, l’esistenza di eventuali casi sospetti nel nucleo familiare e dovrà essere indicata la tracciabilità della presenza del turista». Tutti i passeggeri dei treni a lunga percorrenza dovranno misurare la temperatura.

cosa non si può fare dal 3 giugno
I numeri del 3 giugno (Corriere della Sera, 3 giugno 2020)

Da oggi non saranno più sottoposte alla quarantena di 14 giorni le persone che entrano o rientrano da Stati dell’area Schengen, 26 Paesi che coprono quasi tutta l’Unione europea, più altri tra i quali Regno Unito, Svizzera e Islanda. L’isolamento è previsto solo per chi nei 14 giorni precedenti è stato in altri paesi che non rientrano in questo elenco. Non sarà possibile rifiutare di sottoporsi alla misurazione della febbre. Con 37,5 gradi è vietato l’accesso in molti luoghi pubblici, e si può essere segnalati all’autorità sanitaria.

Cosa non si può ancora fare dopo il 3 giugno

Dopo il 3 giugno rimane in vigore il divieto di assembramento e anche nelle case è raccomandato evitare gli affollamenti. La distanza sociale resta a un metro e bisogna indossare la mascherina dove non è possibile rispettare lo spazio minimo. Vanno evitati i contatti fisici con chi non è congiunto, mentre bisogna indossare la mascherina nei luoghi pubblici, nei negozi, dal parrucchiere e dall’estetista, in aereo e in treno, sui mezzi pubblici e più in generale ovunque non sia possibile mantenere la distanza sociale di almeno un metro. A queste fattispecie si aggiunge, per chi vive e lavora nella regione Lombardia, l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto.

3 giugno cosa si può fare
3 giugno: cosa si può e non si può fare (Libero, 3 giugno 2020)

In molti negozi bisogna indossare i guanti come ulteriore misura di contenimento della diffusione del coronavirus. I guanti diventano obbligatori quandosi acquistano generi alimentari. Secondo gli esperti internazionali questa è una delle precauzioni per evitare di esporsi al contagio durante la spesa alimentare o attraverso superfici e imballaggi contaminati.  La Stampa ricorda poi che salvo avere un Suv, sulle auto di dimensioni normali si viaggia solo in due, con il passeggero che dovrà indossare la mascherina oppure occupare il sedile posteriore in posizione opposta rispetto a
quello del guidatore. Chi vive sotto lo stesso tetto può invece disporsi come vuole e senza mascherina. Però attenzione alla residenza, perché salvo figli e coniugi gli altri rischiano lo stesso la multa se non risultano conviventi. In moto o scooter si può viaggiare in due se si è conviventi, se no occorre la mascherina. A meno che non si indossi il casco integrale. Se siamo entrati in contatto con persone positive al coronavirus oppure nei luoghi dove vige l’ordinanza del governatore o del sindaco (in Sicilia è prorogata fino all’8giugno) si dovrà rimanere in quarantena dal momento dell’arrivo.

Leggi anche: Come funziona il tracciamento per gli spostamenti tra regioni dal 3 giugno

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