Il coraggio di Nadia Toffa e le paraculate delle Iene sulle cure alternative

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-02-13

Il suo è stato considerato un intervento positivo e soprattutto responsabile al confronto dei tanti ciarlatani che consigliano cure “alternative” che non curano niente. C’è un problema, però. Abbastanza grosso

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Qualcuno doveva pur dirlo. Nadia Toffa ha commosso l’Italia con la storia del suo cancro e delle cure di radioterapia e chemioterapia a cui si è sottoposta. Il suo è stato considerato un intervento positivo e soprattutto responsabile al confronto dei tanti ciarlatani che consigliano cure “alternative” che non curano niente. Il problema, però, è quello che sottolinea oggi Aldo Grasso sul Corriere della Sera:

A me è subito tornato in mente lo scontro che Nadia Toffa aveva avuto con Eleonora Brigliadori, ostinata nel voler invitare i malati di cancro a non sottoporsi alla chemioterapia. La Toffa, l’aveva prontamente incalzata, facendole notare che è «pericoloso dire a una persona malata che deve smettere di fare la chemio».Giustamente.

Mi sono ricordato, però, anche delle sciagurate «battaglie» che le Iene negli anni hanno combattuto a favore del «metodo Stamina», una terapia a base di cellule staminali priva di qualsiasi efficacia e validità scientifica, inventata in un sottoscala da un mezzo ciarlatano. Sconfessato dalla comunità scientifica internazionale ma «tollerato» dalle solite indeterminatezze della politica, Vannoni faceva leva solo sulla comprensibile disperazione degli ammalati e dei loro parenti.

E prima del «metodo Stamina», le Iene avevano dato credito alla falsa storia secondo la quale i vaccini sono all’origine dell’autismo. Per non parlare di quando si sono recate a Cuba a intervistare un allevatore di scorpioni da cui si ricavava una cura anticancro.

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E c’è di più. Le Iene e il loro autore Davide Parenti si sono lavati la coscienza dopo la morte della piccola Sofia, hanno sparato bufale sui terremoti indotti dall’uomo e raccontato fregnacce sull’esperimento SOX del Gran Sasso. Non si sono mai scusati, non hanno mai corretto le loro affermazioni sbagliate anche quando era ampiamente dimostrato che lo fossero. Sicuri che bastino cinque minuti di raccomandazioni in tv per lavarsi la coscienza?

Leggi sull’argomento: Le contraddizioni di Nadia Toffa e Giulio Golia: ovvero quando le Iene parlano di medicina

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