Il sondaggio sui minibot

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-15

Il 35% li giudica pericolosi perché rischierebbero di diventare una sorta di moneta parallela vietata dai trattati Ue, il 24% li considera semplicemente inutili, mentre solo il 22% ritiene che siano utili per risolvere il problema del mancato pagamento di chi lavora con le amministrazioni pubbliche

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Il senatore Alberto Bagnai, già autore de Il tramonto dell’euro, ha rilasciato oggi un’intervista al Corriere della Sera per dire che l’Italexit sarebbe un suicidio e che il popolo non è d’accordo con l’uscita dall’euro. Visto che invece il deputato Claudio Borghi, che sulla moneta unica la pensa come lui, dice invece che i minibot vanno fatti perché sono nel contratto, è meglio che entrambi, insieme a Salvini, diano un’occhiata al sondaggio di Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera in cui gli strumenti per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione vengono sonoramente bocciati proprio da quel popolo che già ha sancito che non si esce dall’euro nemmeno stavolta.

Il 35% li giudica pericolosi perché rischierebbero di diventare una sorta di moneta parallela vietata dai trattati Ue, il 24% li considera semplicemente inutili, mentre solo il 22% ritiene che siano utili per risolvere il problema del mancato pagamento di chi lavora con le amministrazioni pubbliche e il 19% non ha un parere in proposito. Il consenso per questa possibile misura prevale solo tra gli elettori della maggioranza.

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Il sondaggio sui minibot (Corriere della Sera, 15 giugno 2019)

Il sondaggio evidenzia un paio di ambivalenze. La prima riguarda la relazione con l’Ue: si considera inaccettabile una procedura di infrazione ma vogliamo evitare prove di forza propendendo per un atteggiamento cauto (siamo critici con l’Ue ma ci guardiamo bene dal volerne uscire). La seconda attiene al rapporto tra la situazione economica non brillante e il consenso per il governo che non sembra pagar pegno (sebbene in calo di quattro punti, si mantiene su livelli elevati), smentendo il famoso slogan della campagna di Bill Clinton nel 1992 «It’s the economy, stupid!». Non è un fatto nuovo in Italia, come ben sanno i leader del centrosinistra, sconfitto alle Politiche 2018 dopo aver governato in una fase nella quale il Paese dopo anni difficili ha ripreso a crescere.

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