Milena Gabanelli minaccia l'addio alla RAI

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-05-23

Dopo la bocciatura di Campo Dall’Orto l’ex Report è in bilico: «Se non sarò messa nelle condizioni di procedere non intendo intascare un minuto di più uno stipendio pagato dai cittadini»

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Ieri il direttore generale della RAI Antonio Campo Dall’Orto ha visto il consiglio di amministrazione bocciare il suo piano per le news. Tutti i consiglieri tranne il renziano Guelfo Guelfi hanno votato contro spingendo il dg sull’orlo delle dimissioni. E una delle conseguenze concreto della bocciatura è che si blocca il progetto affidato a Milena Gabanelli di una grande testata web della RAI. E lei in un’intervista al Corriere della Sera si dice pronta a lasciare:

Tutto sembra in una fase di stallo. Lei che cosa pensa di fare, se le cose andranno per le lunghe?
«Come dice Ray Bradbury (nel libro «Fahrenheit 451», ndr): chi non crea non può che distruggere! Mi consulterò con il direttore generale, e se non sarò messa nelle condizioni di procedere non intendo intascare un minuto di più uno stipendio pagato dai cittadini».
Tra i voti contrari c’è anche quello della presidente Monica Maggioni. Molti sostengono che, del piano delle news, non approvasse nemmeno la novità che la riguardava. Le risulta?
«Certo, me lo ha detto lei chiaramente tre settimane fa».

milena gabanelli monica maggioni
L’ostilità della Maggioni al progetto della Gabanelli era stata raccontata nei giorni scorsi – e smentita dalla presidente – perché l’ex Report era considerata troppo autonoma e inadatta al progetto in cui voleva coinvolgerla Campo Dall’Orto.

E quali sarebbero le perplessità della presidente Maggioni?
«Credo che abbia altre idee ma non le ho ben capite. Ha sottolineato il fatto che bisogna ridurre le testate mentre qui se ne andrebbe a creare una nuova. In realtà non è così perché una testata online esiste già, ma è al trentesimo posto proprio perché nessuno ci ha mai investito. Le ho spiegato il lavoro che ho fatto in questi tre mesi e mezzo, ovvero creare i presupposti perché fosse una macchina funzionante, ed è finita lì…».
Lei crede che il direttore generale si dimetterà, dopo questo scontro?
«Lo chieda a lui».

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