«M5S, elezioni a rischio flop. Grillo sta sbagliando tutto»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2014-11-17

Paolo Becchi si confessa con Il Messaggero

article-post

Da quando Grillo e Casaleggio hanno chiarito che non parla a nome del MoVimento 5 Stelle, Paolo Becchi ha scoperto un sacco di cose. Qualche giorno fa si è accorto che la rete ratifica decisioni già prese, oggi – fa sapere in un’intervista al Messaggero, preconizza un flop alle elezioni regionali (Calabria ed Emilia) per i grillini e spiega che Beppe Grillo sta sbagliando tutto. Tutto cosa?

«Certo volte si muove come un dilettante. Dopo l’alluvione è tornato a Genova ma invece di presentarsi con gli stivaloni e con la pala come avrebbe dovuto fare è sceso da Sant’Ilario in scooter. Ma dico?! Anche mio figlio, che è un suo simpatizzante e ha 17 anni, quando lo ha visto arrivare in quel modo si è indignato mica ci volevano gli angeli del fango…!.Se ha scelto di andarci, non doveva comportarsi come un politico qualsiasi. E proprio lui che non è come tutti gli altri, cosa che io continuo a credere».
A Bruxelles, davanti ai giornalisti, ha sfiorato la rissa. Eppure proprio lui aveva indetto la conferenza stampa.
«Anche qui, mi lasci dire: Grillo è andato al Parlamento europeo e ha litigato con un giornalista che voleva fargli una domanda. Ma se non voleva rispondere perché ha indetto la conferenza?Nessuno l’obbligava. Chissà chi lo consiglia. E vogliamo parlare della denuncia presentata in procura contro il patto del Nazareno? Sul web stanno ancora ridendo. Ma che senso aveva fare
quella denuncia? Ora hanno aperto un fascicolo e un procedimento contro ignoti. Beh, Renzi e Berlusconi sono ignoti? Che senso ha? Ma dai! Mi hanno raccontato che in procura si rideva a crepapelle. Ecco, le ho fatto questi esempi per farle capire cosa intendendo io per dilettantismo quando parlo di Grillo».
Che a quanto pare non parteciperà ai comizi di chiusura delle prossime regionali.
«Allora si è stancato o vuole passare la mano a qualcun altro. Perché uno che fa il capo politico di un Movimento non può rendersi conto che la sua presenza a Reggio Calabria o in Emilia Romagna può valere anche 2 o 3 punti. Sono percentuali che in termini di voti fanno la differenza. Si voterà in 2 regioni, Nord e Sud. Un test importante. Lo sa Grillo che se si scende sotto la soglia del 10% risalire la china poi sarà dura? Piuttosto che fare figuracce si poteva fare come in Sardegna quando alle scorse regionali si è deciso di non partecipare.Sarebbe stato meglio».

Leggi sull’argomento: Claudio Messora: la prima intervista dopo il licenziamento di Casaleggio

Potrebbe interessarti anche