Perché la crisi della lira turca colpisce anche l’Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-14

Le banche italiane sono meno esposte di tedesche e spagnole, eppure perdono di più in Borsa. Perché?

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Dopo lo scoppio della crisi della lira turca le banche italiane sono crollate del 5,5%, al pari di quelle spagnole ma più di quelle francesi (-2,53%) e tedesche (-5,16%). Con il paradosso che Intesa Sanpaolo (minimamente esposta sulla Turchia) ha perso in due giorni ben più di Bnp Paribas che invece è tra le banche europee più presenti nel Paese. Una stranezza spiegabile soltanto comprendendo che il vero rischio di contagio dalla Turchia al resto del mondo non è tanto bancario, economico o legato alle esportazioni. Ma in gran parte finanziario. Spiega oggi Morya Longo sul Sole 24 ore:

Molti economisti concordano nel dire che il contagio diretto dalla Turchia all’Europa non sia nulla di drammatico. Non lo è dal punto di vista commerciale per esempio. I Paesi più esposti su questo fronte in Turchia sono Cina, Germania, Russia, Usa e Italia. Ma non si tratta di numeri importanti. Per quanto riguarda l’Italia, per esempio, l’export in Turchia rappresenta circa il 2% del totale, secondo i dati di Bloomberg. Secondo le elaborazioni degli economisti di Berenberg, l’export dell’Eurozona verso la Turchia ammonta allo 0,57% del Pil. Se anche la Turchia andasse in recessione, calcolano, l’impatto sull’Eurozona sarebbe pari allo 0,1% del PIL.

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Il rischio Italia visto dai mercati (Il Sole 24 Ore, 14 agosto 2018)

Opinione simile per Capital Economics: «L’impatto economico della crisi turca sarà abbastanza modesto». L’attenzione in questi giorni si è concentrata sul contagio bancario. Le banche più esposte, in Europa, sono Bbva, Bnp Paribas, Ing e in Italia UniCredit. JP Morgan ieri ha tagliato le stime di utili a Bbva, Bnp Paribas e UniCredit per questo motivo, ma è giunta alla conclusione che anche nello scenario più estremo il totale azzeramento delle partecipazioni turche avrebbe un impatto gestibile per tutti. Ing perderebbe 87 punti base di capitale Cet1, Bbva 53, Bnp 3 e UniCredit addirittura secondo loro avrebbe un aumento di 59 punti base per alcuni motivi tecnici. Altri analisti hanno stime più conservative, ma in nessun caso emerge pericolo vero per le banche europee.

Ecco quindi che la crisi della lira turca sta avendo ripercussioni sull’Italia – più forti rispetto ad altri paesi anche maggiormente esposti nei confronti di Ankara – proprio perché la situazione del Belpaese è già difficile a causa dei segnali di incertezza che arrivano dal governo Lega-M5S.

Leggi sull’argomento: C’è un complotto anche dietro il crollo della lira turca

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