Cultura e scienze
La vignetta schifosa del Mattinale sulla Boschi e le Unioni Civili
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-10-22
Maria Teresa Meli sul Corriere di oggi critica la schifosa vignetta pubblicata dal Mattinale di Forza Italia su Maria Elena Boschi e le Unioni Civili
Maria Teresa Meli sul Corriere di oggi critica la schifosa vignetta pubblicata dal Mattinale di Forza Italia su Maria Elena Boschi e le Unioni Civili:
Accade in Italia. E succede anche che nella nota quotidiana del gruppo di Forza Italia, il cosiddetto Mattinale, creatura del presidente dei deputati azzurri Renato Brunetta, appaia una vignetta sessista (che il Corriere ha deciso di non pubblicare) contro Maria Elena Boschi. La libertà di satira è sacra. Anzi è più che sacra. Ed è inviolabile, naturalmente. Ma se il sarcasmo è al servizio di una parte politica, allora le cose cambiano e criticare quella «striscia» è legittimo. La storia è questa. In un fumetto dal titolo «Boschi, unioni civili con chi ci sta» si vedono le gambe nude di una donna, che è distesa su un letto e che chiede ammiccante: «Chi vuole fare un’unione civile con me?».
Ovvio che una vignetta simile non poteva non suscitare un «caso» e una polemica che non si è sopita nemmeno dopo le «scuse» (tardive). Renato Brunetta giustamente si indigna ogni volta che qualche politico fa della greve ironia sulla sua statura. Ma, evidentemente, il capogruppo di Forza Italia alla Camera usa due pesi e due misure. Quel che vale per lui non vale per gli altri. Tanto più se i bersagli in questione sono una donna, colpevole di essere bella e giovane (oltre che brava), e un tema (l’omosessualità) che non divide più i cittadini italiani, ma solo i parlamentari nostrani.
L’articolo chiude così:
Insomma, a quanto pare, la colpa della ministra Maria Elena Boschi è doppia, anzi, tripla: è giovane, bella ed è una donna. Perciò contro di lei è meglio utilizzare il sessismo e non la polemica politica. Quella si riserva ai «maschietti». Per le «femminucce» non vale la pena. Come non vale la pena prendere sul serio i problemi di tutti gli omosessuali italiani che vorrebbero riconosciuti quei diritti che nel resto del mondo occidentale sono acquisiti ormai da tempo.