Economia
La storia dei 38 miliardi usciti dall’Italia
neXtQuotidiano 09/06/2018
Un’uscita di capitali che rappresenta il 2,3% del pil ma anche quasi 2% del debito pubblico italiano. A cosa è dovuta?
Da un paio di giorni i quotidiani parlano del target2, il sistema di pagamenti della zona euro, e del saldo negativo per 38 miliardi nel mese di maggio: questo vuol dire che la cifra è uscita dal paese nel mese scorso, e così le passività della Banca d’Italia verso l’Eurosistema sono aumentate in base al Target 2, toccando quota 465 miliardi. Detto in termini più semplici, sostiene oggi MF, “vuol dire che è aumentata la sfiducia e gli investitori hanno venduto titoli italiani, trasferendo poi altrove la liquidità ottenuta. Non a caso, nello stesso mese il surplus, ovvero il credito che la Bundesbank tedesca ha nei confronti dell’Eurosistema, ha raggiunto la cifra record di quasi mille miliardi”.
In termini percentuali, quell’uscita di capitali rappresenta il 2,3% del pil ma anche quasi 2% del debito pubblico italiano di ben oltre i 2 mila miliardi. Quindi non quantità impressionanti, ma sufficienti a far salire lo spread rispetto a prima delle elezioni politiche. Ma, così come era una bufala il complotto della Banca Centrale Europea contro l’Italia per la crescita dello spread, è necessario spiegare che anche in altre occasioni si sono registrati deflussi di questa entità e, soprattutto, che il ragionamento sotteso alla spiegazione (ovvero che una quantità molto ampia di persone fisiche ed enti di investimento abbia venduto titoli di stato italiani (magari per comprarne di tedeschi) non è l’unico fattore che può spiegare la fuga di capitali da Target2.
non è però una novità. Se guardiamo all’andamento del saldo Target2, si nota come anche altre volte si sono registrati deflussi di tale entità.
La misura è di per sé incapace di fornire la ragione per la quale i capitali sono defluiti. pic.twitter.com/NKJNvyqpiq— Francesco Lenzi (@francelenzi) 8 giugno 2018
Infatti anche la decisione di un italiano di acquistare un prodotto finanziario con una banca estera porta a un saldo negativo di Target2. Per questo ad oggi è prematuro imputare al governo (o, per meglio dire, all’incertezza generata da proclami, bozze nascoste e propositi dell’esecutivo Conte) l’intero saldo negativo.