Cultura e scienze
La ricerca che rivaluta l’LSD
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-03-16
Usa, ripresi gli esperimenti sulla droga psichedelica: «Aiuta i malati terminali»
La Stampa racconta oggi di una ricerca che rivaluta l’LSD, la droga sintetica di Albert Hofmann, le cui virtù sarebbero state ripensate in relazione all’utilizzo per i malati terminali:
Gli studi scientifici sulle sostanze psichedeliche si stanno moltiplicando in tutto il mondo, e i risultati finora sono tutti positivi. Tanto per cominciare, la Norwegian University of Science and Technology ha analizzato centinaia di persone che hanno usato LSD e psilocybin, l’elemento attivo dei funghi allucinogeni, arrivando alla conclusione che non provocano problemi di salute mentali o dipendenza. Poi in Svizzera, Gran Bretagna e Stati Uniti, sono state condotte varie ricerche che dimostrano l’utilità di queste sostanze per aiutare i malati terminali ad accettare la loro condizione, e persino curare gli alcolizzati. Esperimenti seri sono in corso in università affidabili e prestigiose come Johns Hopkins, New York University, UCLA, Imperial College a Londra e Università di Zurigo.
Una conclusione che non sorprende più di tanto gli addetti ai lavori:
Quando nel 1938 Albert Hofmann aveva sintetizzato l’LSD dall’ergotamine, l’aveva fatto per la casa farmaceutica svizzera Sandoz, nella speranza di scoprire applicazioni terapeutiche. Quasi duemila studi ufficiali erano stati condotti su questa sostanza, inclusi quelli famosissimi di Timothy Leary ad Harvard, senza contare quelli segreti. Poi però l’acido era passato nella controcultura e si era caricato di significati politici. Rappresentava l’antitesi della responsabilità richiesta all’uomo occidentale produttivo, e stimolava esperienze spirituali poco ortodosse.
Quindi era stato vietato, nonostante la contraddizione di lasciare invece quasi completamente libero il consumo dell’alcool. Ora il clima sta cambiando, però. Stato per Stato, gli Usa procedono verso la legalizzazione delle droghe leggere,e questa nuova mentalità ha favorito anche gli scienziati che vogliono riprendere in mano lo studio delle sostanze psichedeliche. Di sicuro gli effetti sono già stati positivi sui malati terminali di cancro, che grazie anche ad una sola esperienza allucinogena controllata sono riusciti ad uscire dal proprio corpo, vedere oltre il loro destino terreno e accettarlo. Sono ricerche appena cominciate,ma destinate a moltiplicarsi.