Italy Immigration News: un gruppo facebook organizza gli sbarchi?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-15

Un’indagine su una pagina che sembra dare indicazioni turistiche e culturali sul nostro Paese, ma che invece viene tenuta sotto stretto controllo dalla forze dell’ordine, in  considerazione del fatto che parecchi viaggi vengono gestiti attraverso le indicazioni offerte da quel canale

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Il Messaggero racconta oggi di un’indagine su una pagina che sembra dare indicazioni turistiche e culturali sul nostro Paese, ma che invece viene tenuta sotto stretto controllo dalla forze dell’ordine, in  considerazione del fatto che parecchi viaggi vengono gestiti attraverso le indicazioni offerte da quel canale: “Italy immigration news”, un gruppo che ha meno di settemila membri:

Ci sono numeri di telefono, luoghi di partenza, tragitti, costi e, in alcuni casi, anche dove effettuare i bonifici: da 2000 a 4000 euro, a seconda delle distanze da percorrere. Scorrendo i post ci si  accorge che chi frequenta queste pagine usa soltanto l’arabo e il russo, a seconda della tratta, e se si arriva passando per la Grecia, la Turchia, oppure dai paesi africani. È stata la stessa ministra dell’Interno Luciana Lamorgese a lanciare l’allarme per questa migrazione “fantasma” che, in epoca di Covid  preoccupa quasi più del terrorismo.E in effetti, a giudicare dai dati, su 9.372 migranti sbarcati in totale dall’inizio dell’anno,solo 2.372 sono stati soccorsi dalle Ong. Quindi, quasi l’80 per cento è arrivato per proprio conto, in alcuni casi passando del tutto inosservato.

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Bloccare partenze di questo tipo non è facile, visto che spesso i flussi seguono dinamiche diverse: spesso sono piccoli gruppi che acquistano un barchino e arrivano sulle nostre coste senza essere individuati. Il 10 luglio, a Lampedusa è approdato in pieno giorno un piccolissimo tender: a bordo un uomo di circa 50 anni e un giovane. Il più anziano parlava perfettamente italiano, perché è stato nel nostro paese per venti anni. Poi ha perso il lavoro ed è stato rimandato in Tunisia. Ora, davanti alla crisi economica che sta vivendo il suo paese, così come tantissimi altri suoi connazionali, ha riprovato a tornare in Italia, sperando di farla franca.

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