Fattura elettronica, il rinvio costa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-20

Due miliardi di coperture da trovare per il rinvio al 2020 del provvedimento. L’Agenzia delle Entrate al lavoro sui rilievi del Garante della Privacy

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Non è previsto il rinvio del debutto dal 1° gennaio 2019 dell’obbligo della fattura elettronica tra privati. Al massimo si starebbero valutando possibili esclusioni per alcune categorie professionali e per le società sportive dilettantistiche. Esclusioni da inserire come emendamenti al decreto fiscale ora all’esame della commissione Finanze del Senato. Questo perché si prevedono entrate dal provvedimento pari a 1,9 miliardi di euro e un suo taglio necessita di coperture. Sull’e-fattura, dunque, la palla ora passa tutta all’agenzia delle Entrate . Secondo fonti di Governo, la possibilità di un differimento dell’obbligo dettato dai rilievi del Garante della privacy non è stato ancora valutato: l’abrogazione o il semplice rinvio richiede una copertura consistente visto che il gettito previsto dall’introduzione dell’e-fattura obbligatoria in termini di recupero dell’evasione è già nei saldi di finanza pubblica con 1,9 miliardi di euro in un anno di maggior gettito.

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Fattura elettronica (Il Sole 24 Ore, 20 novembre 2018)

La fattura elettronica diventerà quindi obbligatorio oltre che per operazioni con la Pubblica Amministrazione, anche per operazioni tra soggetti con partite IVA, Intanto sulla pace fiscale per chi ha vinto in primo e secondo grado la quota da versare del valore per chi ha vinto è del 5%; mentre chi ha vinto in primo grado verserà il 40% e chi ha vinto in secondo il 15%.

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