Economia
I problemi del decreto per Genova
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-09-23
Conte promette il decreto pronto per l’invio al Colle a breve. Ma ci sono ancora molti dubbi sulle norme contenute e sui rischi di ricorsi
Dieci giorni fa Giuseppe Conte annunciava che il decreto per Genova, partorito “salvo intese” dal governo, avrebbe trovato una sua forma definitiva e la nomina del commissario. Il presidente del Consiglio annuncia oggi che siamo in dirittura d’arrivo. La città, dove domani sono attesi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita al Salone Nautico, e il vicepremier Luigi Di Maio, che andrà all’Ilva, chiede di agire con velocità. Lo fa con le parole del governatore Toti, del sindaco Bucci e dell’ arcivescovo Bagnasco. Eppure le cronache dicono che il decreto per Genova è ancora in alto mare.
I problemi del decreto per Genova
Stamattina La Stampa ha riportato le critiche pesanti del sottosegretario Giorgetti nei confronti dei ministri grillini – accusati di non conoscere il diritto – che lui ha smentito: «Il virgolettato che mi viene attribuito è totalmente inventato e privo di fondamento. Dispiace che persino un quotidiano serio come La Stampa si abbandoni a questo sensazionalismo che sa di gossip più che di giornalismo». La pubblicazione del Dl Genova è attesa a giorni, aveva annunciato il ministro Toninelli andando in visita dagli sfollati con la bozza in mano, ma i tempi non sono certi perché sul documento, che deve essere inviato al Quirinale per le valutazioni, sono in corso discussioni tra M5S e Lega. L’ANSA scrive che nella bozza uscita Autostrade era ancora indicata tra i possibili protagonisti della ricostruzione ma lo stesso Toninelli l’altro giorno, e il ministro Fraccaro oggi, hanno ribadito che non farà parte del consorzio chiamato ad intervenire.
Il rischio di ricorsi è però alto. Oggi, il responsabile per i Rapporti con il Parlamento ha ribadito: “Autostrade non ricostruirà il Ponte di Genova”, lo faranno altri “perché il commissario avrà tutti i poteri necessari per affidare la ricostruzione a soggetti più affidabili. Per Autostrade andremo avanti con la procedura di decadenza”.
Fincantieri non ha le qualifiche per costruire
Sul fronte giudiziario, in settimana sono in programma gli interrogatori dei primi indagati – domani quelli di Stefano Marigliani e Riccardo Rigacci, responsabili del Tronco 1 Genova di Autostrade – e l’avvio delle procedure per l’incidente probatorio: martedì, il giudice dovrebbe conferire l’incarico e fare un calendario dei lavori, in seguito ci saranno i sopralluoghi.
Da risolvere anche i dubbi sulla partecipazione di Fincantieri, dopo la notizia che né la società né Italferr (società ingegneristica del Gruppo Fs), hanno le necessarie attestazioni Soa per realizzare tutto il ponte. Il Sole 24 Ore ha spiegato venerdì che né Fincantieri né Italferr, le due società pubbliche cui il governo vorrebbe far ricostruire il ponte di Genova andato in pezzi il 14 agosto, hanno le capacità tecniche per realizzare un’infrastruttura di questo tipo. Non hanno cioè le “Attestazioni Soa”, strumento previsto dal nostro codice appalti per certificare la capacità di realizzare opere pubbliche (nelle diverse tipologie e importi), nello specifico non hanno la categoria OG3 «strade, ferrovie, ponti e viadotti».