«Decreto Genova, bisognerebbe spiegare il diritto ai grillini»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-09-23

Il sottosegretario Giorgetti dice la verità sul decreto per il ponte Morandi: è ancora in alto mare, ci sono molti errori da correggere

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«Mi pare che i Cinquestelle siano determinati a non dare ad Autostrade alcun ruolo sulla ricostruzione, sebbene la convenzione non sia ancora stata revocata. Qualcuno dovrebbe spiegare loro come funziona il diritto»: Giancarlo Giorgetti, a colloquio con grand commis, magistrati e dirigenti leghisti a margine del convegno annuale dei giudici amministrativi e contabili sul lago di Como, si lascia sfuggire una battuta piuttosto chiara sul Decreto per Genova che ancora non è arrivato al Quirinale nonostante gli annunci in conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del concentratissimo Danilo Toninelli. Racconta oggi La Stampa:

«È una vicenda che hanno gestito loro, spero abbiano finito la rifinitura tecnica perché sta passando troppo tempo e dobbiamo dare una risposta a Genova». Giorgetti avrebbe voluto un decreto asciutto e immediato: aiuti urgenti, commissario e avvio della ricostruzione. Più in là, sempre con decreto, tutto il resto. «Purtroppo – spiega a chi gli chiede conto dei rinvii – hanno voluto appiccicarci troppe cose. Risultato: più aumenti il numero dei vagoni più il treno rallenta».

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Ora il problema è duplice. «Immaginavo un percorso superveloce. Invece mettendo dentro 30 o 40 articoli anche l’iter parlamentare diventerà complicatissimo». E prima ci sarà il vaglio del Quirinale. Che, a differenza del decreto sicurezza, non è stato preventivamente e informalmente consultato. Nel pomeriggio di ieri fonti grilline esultavano: decreto pronto, Mattarella firma prima di domani, quando sarà a Genova al Salone nautico. Ai leghisti non risulta la prima parte del desiderio, al Colle la seconda.

Il testo ancora bolle nel calderone degli uffici legislativi di ministero delle Infrastrutture e Palazzo Chigi. Impensabile che il capo dello Stato possa firmare ad horas un decreto così articolato e suscettibile di osservazioni a livello costituzionale e di diritto comunitario.

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