Daisy Osakue: il boomerang dell’aggressione “razziale”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-03

Gli aggressori identificati grazie alle telecamere di sorveglianza: uno di loro è figlio di un consigliere PD in Piemonte

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Alla fine il caso di Daisy Osakue si rivela un boomerang per il Partito Democratico. Gli esponenti PD e in particolar modo l’ex segretario Matteo Renzi  l’aggressione alla nazionale di atletica a Moncalieri con annesso lancio di uova si erano esposti nei giorni scorsi dopo parlando di aggressione per motivi razziali. Una tesi sostenuta in primo luogo dalla stessa Daisy durante le interviste rilasciate il giorno dopo l’aggressione. I tre giovani aggressori di Daisy Osakue, sono stati identificati grazie ai filmati di una videocamera di sorveglianza che ha immortalato la targa del Doblò da cui è partito domenica sera, il lancio di uova. Uno di loro è Federico De Pascali, 19 anni, figlio del capogruppo PD di Vinovo, in provincia di Torino. Lui e i suoi due amici sono stati denunciati per lesioni e omissione di soccorso. Gli altri due che si trovavano sul Doblò si chiamano Matteo Viviano e Fabio Montalbetti.

daisy osakue matteo renzi

«Anche i figli dei consiglieri comunali del Pd fanno delle cavolate. Da padre mi chiedo dove ho sbagliato…» ha detto a Repubblica De Pascali, l’ingegnere impegnato nel centrosinistra che ha come foto profilo del contatto whatsapp la maglietta rossa simbolo delle battaglie in difesa dei migranti. Non giustifica il figlio per quel che ha fatto, dice solo: «Hanno spento il cervello». Ma l’attacco politico del ministro degli Interni, Matteo Salvini, non si fa attendere: «Non godo per questo perché è un deficiente a prescindere delle idee politiche, però hanno montato una cagnara di una settimana su Salvini, fascismo, nazismo, razzismo. Poi se andiamo a vedere sono dei figli di papà, i cui papà magari guardano a sinistra. Non aggiungo altro, si commenta da sé. Ma qualcuno deve chiedere scusa». Intanto  Daisy ha ricevuto nei giorni scorsi sul suo profilo facebook un’orda di razzisti, ma-anchisti, ealloralefoibeisti e chi più ne ha più ne metta.

daisy osakue 1

Per fortuna a rispondere pubblicamente a chi attaccava la nazionale di atletica senza motivo ci sono anche tanti che l’hanno difesa a spada tratta. Alessandro, ad esempio, le dà della pagliaccia e chiede la radiazione dalla Nazionale, per motivi che non spiega ma che saranno sicuramente interessantissimi.

Poi c’è Michele che pretende che Osakue parli di chi vuole lui, e segnatamente delle vittime degli attacchi di uova italiani a cui però nessuno pensa.

Poi c’è Lory che inventa che Daisy abbia detto che i bianchi sono razzisti perché vuole difendere gli afrikaners in Sudafrica (logico, no?)

Quindi c’è Antimo che ritiene che la ragazza si sia fatta vedere troppo mentre chi riceve un uovo in faccia, di regola, deve stare in penitenza almeno per un mesetto. Anche lui propone una squalifica dalla nazionale per motivi ignoti.

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C’è quindi Mario che la sa lunga sulla vicenda perché ha appena scoperto (come un altro intelligentone che circola su FB) che Daisy è iscritta al PD.

Infine c’è Marco che non accetta che i centimetri dedicati sui giornali a Daisy siano superiori a quelli dedicati a Pamela “stuprata, uccisa, fatta a pezzi da un migrante”. Anche qui il campionato mondiale di cambio di discorso ha un probabile vincitore.

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La carrellata di varia umanità prosegue con Luca che accusa Daisy Osakue di aver strumentalizzato l’episodio. La stessa cosa la pensa Giulia.

Infine c’è Alberto che dimostra di non essere per niente razzista dandole della prostituta e poi apostrofandola con un simpatico e affabile “merda bugiarda infame”.

Insomma, il lancio di uova nei confronti di Daisy Osakue non era evidentemente razzista. Il lancio di insulti su internet, invece…

Leggi sull’argomento: Daisy Osakue e la teoria del complotto dell’uovo e delle galline

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