Cosa rischia chi posta le foto dei trasgressori della quarantena

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-28

La regola è semplice: non sappiamo perché quella persona sta uscendo di casa e, in ogni caso, eventuali condotte illecite devono essere segnalate alle autorità competenti, polizia o carabinieri, come precisa da ultimo il decreto legge n.19 del 25 marzo da oggi in vigore. Saranno infatti le autorità competenti a doversi fare carico di dare esecuzione alle misure prescritte

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Cosa rischia chi posta le foto di chi trasgredisce la quarantena? Mentre il Comune di Roma avvia un sistema di segnalazione per gli “assembramenti” (?), vale la pena ricordare che chi invece pubblica sui social network scatti su presunte violazioni della quarantena con tanto di targhe di veicoli e numeri civici di abitazioni private sta diffondendo dati personali che dovrebbero rimanere nella sfera del privato.

Cosa rischia chi posta le foto dei trasgressori della quarantena

Per questo, spiega oggi Il Sole 24 Ore, oltre a un eventuale risarcimento in sede civile, si rischia di dover rispondere del reato di diffamazione aggravata se la fotografia viene accompagnata da post che etichettano come trasgressori o peggio ancora chi avrebbe violato le disposizioni anti contagio.

La regola è semplice: non sappiamo perché quella persona sta uscendo di casa e, in ogni caso, eventuali condotte illecite devono essere segnalate alle autorità competenti, polizia o carabinieri, come precisa da ultimo il decreto legge n.19 del 25 marzo da oggi in vigore. Saranno infatti le autorità competenti a doversi fare carico di dare esecuzione alle misure prescritte. L’emergenza sanitaria non sospende le norme che disciplinano il rispetto dell’altrui riservatezza e reputazione. Dal punto di vista tecnico tutto ciò che identifica una persona fisica è un dato personale che, salvo eccezioni, non può essere divulgato senza il consenso dell’interessato. Il mezzo non conta, il reato di diffamazione si può configurare anche se si condividono i contenuti su gruppi WhatsApp o via mail comunicando con più persone.

comune di roma delazione assembramenti 1

Se si è stanchi di vedere persone che infrangono la legge, si possono segnalare i casi sospetti alle autorità competenti, anche ai vigili urbani, che poi trasmetteranno tutto, compresa l’eventuale documentazione fotografica, alla polizia o ai carabinieri per le valutazioni del caso. Ma chi finisce ritratto in queste foto può chiedere la rimozione e sporgere querela: anche chi commenta può essere chiamato a risponderne. Si può anche presentare un reclamo al Garante per la Protezione dei dati personali per chiedere la cessazione immediata del trattamento dati che ci riguarda e quindi la rimozione della fotografia.

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