Cultura e scienze
Cosa pensa Piero Angela di Beppe Grillo
di Mario Neri
Pubblicato il 2017-06-06
Lo possiamo sapere grazie all’autobiografia di Angela, intitolata Il mio lungo viaggio (Mondadori) e all’articolo sul Giornale che oggi gli viene dedicato
Probabilmente ve lo stavate chiedendo da secoli, vista la passione del soggetto per le stranezze. Oggi però è possibile sapere con certezza cosa pensa Piero Angela di Beppe Grillo. Lo possiamo sapere grazie all’autobiografia di Angela, intitolata Il mio lungo viaggio (Mondadori), e all’articolo sul Giornale che oggi gli dedica Massimiliano Parente.
Non so cosa pensi nonno Piero del Movimento Cinque Stelle ma adesso so cosa pensa di Beppe Grillo. Infatti vent’anni fa nonno Piero propose a Grillo una serie tv dove i suoi temi ecologici fossero divulgati ma verificati scientificamente, e Grillo rifiutò. E ecco la stilettata di nonno Piero: «Forse temeva che la verifica scientifica avrebbe smorzato l’effetto teatrale delle sue argomentazioni».
In sostanza Grillo è un cialtrone che non accetta contro-argomentazioni serie. Non è cambiato molto dall’epoca. D’altra parte nonno Piero ha fondato il Cicap (il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale), ha smascherato chiromanti e stregoni, veggenti e guaritori, figuriamoci se non smascherava Grillo.
Nell’articolo è evidente la forzatura di Parente, che chiama “cialtrone” Beppe Grillo mentre Piero Angela non ha mai affermato che lo sia. Sul resto, Angela non sembra molto lontano dalla verità quando afferma che Beppe è allergico alle correzioni. E questo non da oggi, visto che, ad esempio, la bufala dei cellulari che cuociono le uova l’ha diffusa lui nel 2006. Ma Piero Angela va ringraziato anche per un altro motivo, magari laterale rispetto ai suoi molti meriti: aver contribuito a diffondere la conoscenza di uno dei punti più alti che l’arte musicale ha raggiunto.
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