Cultura e scienze
Cooperativa 7607, la storia delle liste falsificate
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-10-30
Una storia di fondi per 3 milioni di euro forse indebitamente percepiti
Il tribunale civile di Roma ha disposto il blocco temporaneo dei fondi che la SIAE avrebbe dovuto versare alla Cooperativa 7607, che tutela i lavoratori dello spettacolo e che è stata fondata, tra gli altri, anche da Elio Germano e Claudio Santamaria. Secondo l’accusa la coop ha taroccato l’elenco degli associati per ottenere più soldi del dovuto: in totale si è aggiudicata 3 milioni di euro. La vicenda la racconta Il Messaggero:
Si tratta di una parte della somma destinata agli artisti e relativa agli anni 2012 e 2013, che la Siae deve ripartire tr agli intermediari abilitati. In lizza ci sono la Nuovo Imaie, fondata da Luca Zingaretti e Lino Banfi, e la coop di Germano. Entrambe ottengono sovvenzioni in proporzione al numero dei mandatari. Nell’elenco della 7607, però, risulterebbero circa 400 artisti inseriti indebitamente .Nomi noti del grande schermo, da Isabella Ferrari a Luca Argentero, da Giorgio Tirabassi a Luca Ward, che figurano nella lista ma non avrebbero mai sottoscritto l’iscrizione.
Tutto inizia un anno fa. In giugno, la Nuovo Imaie e la 7607 depositano l’elenco degli iscritti. La coop, però, si rifiuta di comunicare i nominativi alla concorrente che, quindi, presenta ricorso al Tar. Nelfrattempo, la Siae ripartisce i compensi: la 7607 si aggiudica 2 milioni e 874 mila euro. Il Tribunale amministrativo ordina poi la pubblicazione degli atti. Lo scorso settembre, la Nuovo Imaie scopre che circa 400 dei 1.254 nomi nell’elenco della 7607 potrebbero essere irregolari. Alcuni sarebbero duplicati. Altri, invece, sarebbero addirittura legati all’associazione concorrente. Il Tribunale civile, l’8 ottobre inibisce alla Cooperativa di distribuire i proventi e alla Siae di erogare i soldi. Nell’atto è scritto che «dalla sommaria lettura dell’incartamento emerge che la 7607 abbia posto verosimilmente in essere un’illegittima attività di sviamento della clientela» e abbia cercato di impedire alla Nuovo Imaie «l’accertamento dei soggetti che risultano suoi mandatari»
Edit: da Cooperativa 7607 riceviamo e pubblichiamo:
In merito al contenuto del comunicato stampa pubblicato il 29 ottobre 2015 sul sito Nuovo IMAIE, Artisti 7607 comunica che: E’ falso che il Tribunale di Roma abbia “bloccato cautelativamente alla cooperativa Artisti 7607 circa 3 milioni di euro destinati agli artisti”. Il Tribunale non ha affatto accolto la richiesta di Nuovo IMAIE di bloccare le somme incassate da Artisti 7607 a titolo di copia privata 2012-2013, somme peraltro già praticamente ripartite da Artisti 7607. Il Provvedimento, che è infondato e sarà oggetto di reclamo da parte di Artisti 7607, è una mera inibitoria a ripartire ulteriormente somme per copia privata 2012-13; inoltre è basato, tra l’altro, su irregolarità emerse in giudizio nelle liste presentate dallo stesso Nuovo IMAIE. E’ falso che Artisti 7607 abbia indebitamente inserito artisti nel proprio elenco. Tutti i nominativi nell’elenco sono di soci iscritti all’associazione Artisti 7607, in alcuni casi addirittura soci fondatori, che non hanno mai dato recesso da Artisti 7607.
Nel merito della copia privata 2012-13: – anche come associazione di categoria maggiormente rappresentativa, il 22 gennaio 2014 Artisti 7607 ha presentato una lista in SIAE secondo la legge sul diritto d’autore allora e tuttora vigente (l. 633/1941, art. 71-octies, co. 3); – il 5 maggio 2014 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM n. 74499) che ha stabilito altre regole per la ripartizione della copia privata; – Artisti 7607 ha dovuto impugnare al TAR del Lazio il DPCM sopra indicato perché deroga inopinatamente alla legge sul diritto d’autore, tradisce quanto sancito dalla legge di liberalizzazione (D.L. 1/2012, art. 39, co. 2), ostacola l’avvio di nuove imprese nel settore della tutela dei diritti degli artisti, impedisce il pluralismo competitivo favorendo smaccatamente l’ex-monopolio Nuovo IMAIE;
– la posizione di Artisti 7607 sulla assegnazione della copia privata 2012-13 è stata pubblicamente resa nota in ogni sede, in particolare nel 2013 avanti la VII Commissione del Senato e nel 2014 al Governo, nell’audizione fissata con le collecting dal Sottosegretario Lotti; – è falso, come afferma Nuovo IMAIE, che la legge imponga alle collecting di pubblicare l’elenco ufficiale degli artisti che abbiano conferito mandato; la legge richiede di pubblicare il numero degli aventi diritto, come Artisti 7607 ha fatto. In pratica Nuovo IMAIE non tollera che Artisti 7607 abbia ripartito in tempi rapidi agli artisti la copia privata 2012-13 (cosa normale per una collecting: distribuire compensi agli artisti senza accumularli) per un corrispettivo di quasi 3 milioni di euro; ma non spiega perché, avendo incassato quasi 9 milioni di euro di copia privata 2012-13, stia ancora ripartendo il 2009. Siamo al SESTO contenzioso intentato contro Artisti 7607 da Nuovo IMAIE! Nuovo IMAIE usa indebitamente lo strumento giudiziario per impedire ad Artisti 7607 e alle altre collecting di esercitare la loro attività e alza continue cortine fumogene per offuscare gravi questioni aperte. Quali? Nuovo IMAIE non deposita i bilanci, e li pubblica privi di allegati: di fatto è impossibile capire quanto Nuovo IMAIE costi agli artisti. Artisti 7607 da tempo ha segnalato all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato come Nuovo IMAIE, abusando di una posizione dominante e di una assurda commistione di compiti e funzioni tra IMAIE e Nuovo IMAIE, svolga una costante e conclamata attività anticoncorrenziale; e come il Presidente di Nuovo IMAIE, in violazione di legge, ricopra tale carica in una palese situazione di conflitto d’interessi. Ignorando l’avvenuta liberalizzazione del mercato, Nuovo IMAIE rifiuta di mettere a disposizione delle altre collecting l’archivio generale delle opere e dei titolari dei diritti ereditato dall’IMAIE. Al di fuori di ogni regola Nuovo IMAIE ha raccolto mandati, ha negoziato con gli utilizzatori e ha concluso accordi internazionali quando non poteva farlo, cioè nel periodo intercorso dalla legge di liberalizzazione (gennaio 2012) alla data di segnalazione di inizio della sua attività (maggio 2013).
Contro la legge vigente sulla copia privata e contro la legge che ha dichiarato libero il settore dei diritti connessi – soprattutto disprezzando la chiara volontà di migliaia di artisti italiani – Nuovo IMAIE pretenderebbe (e richiede in via giudiziaria!) l’assegnazione di tutta la copia privata 2012-13. E infine, con un compenso di centinaia di migliaia di euro, i commissari liquidatori di IMAIE hanno incaricato Nuovo IMAIE di gestire la liquidazione di IMAIE! In questo contesto, Artisti 7607 costituisce una vera alternativa per gli artisti: un concorrente scomodo che l’ex-monopolio ostacola in ogni modo, persino strumentalizzando un contenzioso giudiziario che, appena all’inizio, sarà l’occasione per chiarire come stanno davvero le cose.