Il condono tombale va dalle cartelle alle liti fiscali

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-26

Allo studio una sanatoria tombale per finanziare la flat tax, in ballo 100 miliardi

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Il condono tombale si allarga alle liti fiscali.  Gli onesti al governo sono al lavoro su un’ipotesi di provvedimento che vada dalle cartelle esattoriali alle liti fiscali, toccando i contenziosi pendenti nelle commissioni tributarie provinciali (primo grado) e regionali (appello): sono 418 mila per un valore di 50,4 miliardi (10 miliardi nella sola Lombardia). Oltre ai 40-50 mila in Cassazione. Questo significa, spiega oggi Repubblica, che il governo guarda almeno a 100 miliardi totali di tasse non pagate o contestate davanti ai giudici dai contribuenti italiani: 50 miliardi nel “magazzino” di Equitalia e altrettanti nelle commissioni tributarie. Da cancellare offrendo un “saldo e stralcio” al 25%: paga un quarto e «pace fatta», come ripete il vicepremier Salvini. In alcuni casi di particolare difficoltà famigliare o aziendale l’aliquota potrà scendere anche al 6% o al 10%.

L’operazione ha le sue insidie. Se anche l’erario riuscisse ad incassare un quarto di quei 100 miliardi, l’introito di 25 miliardi sarebbe sufficiente a coprire – e per un solo anno – appena metà della flat tax che ne vale 50. In ogni caso saremmo lontani dai 60 miliardi in due anni, il gettito inizialmente stimato per la “pace fiscale” da Armando Siri, ideologo della tassa piatta e ora sottosegretario ai Trasporti. C’è anche da dire che la Lega ha sempre contestato l’entità del “magazzino” di Equitalia, ovvero i vecchi ruoli davvero sanabili o perché il contribuente è ancora vivo o perché l’azienda non è fallita.

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Le liti pendenti per anno di presentazione (La Repubblica, 26 giugno 2018)

Pochi i 50 miliardi calcolati – a detta del partito di Salvini – al netto di chi avrebbe voluto, ma non ha potuto aderire alla rottamazione di Renzi-Gentiloni perché privo di mezzi. «Le Entrate hanno chiesto troppo, cercando di spremere limoni senza succo», ripeteva Siri. Come questo succo possa sgorgare ora non sembra ancora chiaro. Sarà forse per queste incertezze contabili che lo sguardo del governo si è posato sul contenzioso tributario.

Calato progressivamente negli anni – dell’11% tra 2017 e 2016, del 40% dal 2004 – anche per l’introduzione di strumenti deflattivi, come l’obbligo di conciliazione per le liti sotto i 50 mila euro.

Leggi sull’argomento: Il condono tombale di Salvini in arrivo

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