L’ipotesi concorsone per i 450mila statali da assumere

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-23

Una procedura centralizzata per le assunzioni nella pubblica amministrazioni. I criteri e la selezione

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La ministra della Funzione Pubblica Giulia Bongiorno ha annunciato nei giorni scorsi l’assunzione di 450mila persone nella pubblica amministrazione.  Il governo Conte sembra intenzionato ad accelerare i reclutamenti anticipando le assunzioni – in cantiere per il triennio 2019-2021 – al prossimo anno. E con il maxi piano si dirà addio anche ai mini concorsi. Per la prima volta, infatti, verranno utilizzate le regole della riforma Madia sul concorsone unico varate dal governo Gentiloni.

L’ipotesi concorsone per i 450mila statali da assumere

La prima deadline è il 31 agosto. Per quella data i ministeri dovranno comunicare il proprio fabbisogno di personale. Il concorsone sarà organizzato dalla Funzione pubblica dopo una ricognizione dei fabbisogni delle diverse amministrazioni (che saranno obbligate a presentarli se vogliono assumere) con criteri uniformi per i diversi uffici in cerca di nuovo personale. Spiega oggi Il Messaggero:

Per quanto riguarda i fabbisogni, saranno determinati non più in base alle vecchie piante organiche che obbligavano a sostituire la stessa figura professionale che andava in pensione (un ingegnere con un ingegnere) ma sulle professionalità realmente necessarie. Rimane, però, aperto il nodo a livello regionale e locale: l’unificazione dei concorsi nei Comuni e nelle Regioni, infatti, al momento è facoltativa e può avvenire solo previa intesa tra governo e gli stessi enti territoriali. In ogni caso, per le amministrazioni che fanno direttamente capo allo Stato, i micro concorsi saranno l’eccezione e nel caso in cui dovessero essere banditi dovrà essere presentata una specifica motivazione di urgenza.

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Il totale degli impiegati nella pubblica amministrazione (Il Messaggero, 18 settembre 2017)

Le selezioni, poi, dovrebbero contenere delle corsie preferenziali per l’assunzione dei precari e dei vincitori e idonei dei vecchi concorsi, ma sul punto ritornerà probabilmente anche il ddl Concretezza a firma Bongiorno. Per i precari storici – circa 50 mila persone – la riforma Madia ha previsto un salvagente che permette l’entrata di coloro che hanno prestato servizio per almeno tre anni negli ultimi otto con un contratto a termine o di collaborazione, e una riserva del 50% dei posti a disposizione nei concorsi.

Il concorsone consentirà così di aprire una nuova corsa al posto pubblico di cui il governo gioverà per i consensi. Il tutto grazie al lavoro del governo precedente. Meglio di così è difficile.

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