Economia
Come risparmiare acqua
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-06-24
Un vademecum per evitare gli sprechi d’acqua in città e in campagna: cosa fare e quando farlo, come risparmiare acqua
Ieri il Consiglio dei Ministri ha decretato lo stato d’emergenza per la siccità in alcune zone d’Italia e alcune norme per risparmiare l’acqua, che in questo periodo sta scarseggiando a causa del caldo, dell’assenza di precipitazioni e per lo stato drammatico dei nostri acquedotti. E mentre nella Capitale c’è allarme per le condizioni del lago di Bracciano, Repubblica pubblica oggi un vademecum che spiega come risparmiare acqua. Tra i consigli: avvitare al rubinetto un “frangigetto”, ovvero un miscelatore acqua/aria che consente un risparmio di 6-8.000 litri l’anno; riparare rubinetti o water che perdono visto che possono arrivare a sprecare anche 100 litri al giorno; scegliere uno scarico WC con pulsanti a quantità differenziate o direttamente una manopola di apertura e chiusura, risparmiando così 10 – 30.000 litri all’anno; mettere in funzione gli elettrodomestici solo a pieno carico e innaffiare le piante e gli orti alla sera, quando le perdite per evaporazione sono ridotte.
Ma perché oggi dobbiamo risparmiare acqua? Uno dei motivi è che gli acquedotti italiani hanno una percentuale media di perdita pari al 39%, il che significa che si perdono nei tubi 39 litri d’acqua ogni 100 litri immessi (in Italia ci sono 425 mila km di rete, inclusi gli allacciamenti 500 mila km). Al nord le perdite si attestano al 26%, al centro al 46% e al sud al 45%. Secondo i gestori dell’acqua di Utilitalia “il fabbisogno totale di investimenti, per adeguare e mantenere la rete idrica nazionale, è stimato in circa 5 miliardi all’anno. Attualmente ci si attesta in media a circa 32-34 euro per abitante all’anno mentre per l’Italia sarebbe necessario arrivare al livello minimo europeo, cioè almeno 80 euro per abitante all’anno; in Francia sono a 88, nel Regno Unito a 102 e in Danimarca a 129 euro”. Anche perché – viene spiegato – “il 60% della rete nazionale è stato posato oltre 30 anni fa, e il 25% supera anche i 50 anni. Ma il tasso nazionale di rinnovo è pari a 3,8 metri di condotte per ogni km di rete: significa che a questo ritmo occorrerebbero oltre 250 anni per sostituire l’intera rete”. I principali consumi d’acqua riguardano l’irrigazione (51%), l’industria (21%), l’uso civile (20%), l’energia (5%), la zootecnica (3%). Un italiano consuma in media ogni giorno complessivamente di 245 litri.
Foto da: Ideegreen