Come eludere i controlli sul reddito di cittadinanza con una card

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-07

Con la card si può acquistare un’altra carta di credito ed evitare di essere controllati nelle spese. Anche quelle “immorali” della Castelli

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Con la carta per il reddito di cittadinanza si può acquistare un’altra carta di credito e spendere i soldi attraverso quella, eludendo così i famosi “controlli”. Il metodo, facile e sicuro, è stato spiegato a DiMartedì: un’inviata del programma ha comprato con la card una carta di credito ricaricabile al supermercato. Trovandosi tra le mani uno strumento di pagamento privo di qualsiasi vincolo di acquisto. Tanto da poter comprare, per dimostrarlo, un gratta e vinci al tabaccaio. Finendo per giocare d’azzardo con i soldi prelevati da una carta che dovrebbe, secondo Floris, essere«gemella» di quella su cui verranno caricate le somme del reddito di cittadinanza.

Stando al sito ufficiale del Rdc, «è vietato l’utilizzo del beneficio per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità». Non è chiaro,invece, se sia possibile o meno acquistare, negli stessi negozi – per esempio quelli della grande distribuzione – che vendono quei «beni e servizi di base»indicati come acquisti primari, anche una delle tante carte ricaricabili o prepagate. Anche quelle per scopi specifici come Amazon o per i servizi di streaming audio e video oppure ancora per i videogames online, oltre alle carte di credito ricaricabili che permettono anche di ricevere bonifici.

reddito di cittadinanza
Reddito di cittadinanza, le tappe (Corriere della Sera, 5 marzo 2019)

E quindi di aggirare il sistema piuttosto facilmente. Ma ci sono anche altri metodi, di cui abbiamo parlato qui. Ad esempio, se qualcuno decidesse di mettere su un piccolo mercato nero per amici e parenti “benestanti”? Niente di eccessivamente vistoso ma sufficiente per poter rivendere ad un prezzo scontato i prodotti acquistati con il RdC? In questo modo potrebbe convertire il Reddito di Cittadinanza in contanti da spendere in maniera “immorale”. O ancora peggio, da mettere da parte. Qualcuno più intraprendente e più organizzato potrebbe invece mettere su attività abusive più in grande stile. Oppure si potrà prestare la tessera (o fare la spesa per conto di qualcuno) e poi farsi restituire i soldi in contanti.

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Via Twitter.com

Con la complicità del negoziante amico poi sarà magari possibile far figurare di aver acquistato un certo prodotto invece che un altro (anche se questo magari creerà problemi nella gestione del magazzino) magari proprio di quelli “immorali”. Naturalmente poi c’è tutta la casistica di chi lavora in nero (o all’estero ma senza aver spostato la residenza ed essersi iscritto all’AIRE) e che quindi risulta nullatenente. Il ministro Tria ha assicurato di aver pronto un piano anti lavoro nero. Però a mancare davvero per ora è la riforma dei centri per l’impiego, che riescono a far trovare lavoro solo al 3,4% di chi vi si iscrive.

Leggi anche: Perché solo in pochi hanno richiesto il reddito di cittadinanza?

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