Condono: la tassa sul 50% delle cassette di sicurezza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-11

Bitonci spiega il nuovo condono della Lega sulle cassette di sicurezza degli italiani. Si paga solo una parte delle somme dovute al fisco

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Una procedura per far emergere i contanti nelle cassette di sicurezza su base volontaria e riguarderà solo le somme non dichiarate al Fisco. Non quelle che possono derivare da riciclaggio o altri reati.  Riguarderà solo le cassette di sicurezza in Italia. Si dovranno pagare le relative imposte sul reddito, applicando l’aliquota Irpef del proprio scaglione, cioè dal 23 al 43% a seconda dei casi. E anche l’Iva se si è soggetti a partita Iva. Ma entrambe le tassazioni si applicheranno solo su una parte dei contanti che si vogliono sanare. Le ipotesi sono 30, 40 o 50%. A rivelare il nuovo condono leghista in arrivo con la prossima legge di bilancio è Massimo Bitonci, sottosegretario all’Economia in quota Lega, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Ecco quindi che il tema delle cassette di sicurezza degli italiani sollevato qualche tempo fa da Matteo Salvini comincia a prendere piede, in quella che ha tutta l’aria di essere una patrimoniale mascherata. E, come da copione, si nega che tutto ciò sia un condono:

Perché solo su una parte?
«Perché ci sarà la presunzione che queste somme siano state prodotte non solo negli ultimi cinque anni, cioè quelli possibili per l’accertamento fiscale. Ma anche negli anni precedenti, che non sono più soggetti a controlli».

Ma se quei soldi sono semplici risparmi e l’evasione non c’entra nulla?
«In questo caso, naturalmente, non bisogna versare niente. Ma bisognerà essere in grado di dimostrare che le dichiarazioni dei redditi precedenti giustifichino in qualche modo quelle somme».

Ci sarà qualche intervento anche per le imprese?
«Certo. La procedura del saldo e stralcio, che nella pace fiscale uno era riservata alle persone fisiche, sarà estesa alle aziende. Ma solo a quelle in difficoltà economica».

cassette di sicurezza
La scheda di Repubblica sulle cassette di sicurezza (13 giugno 2019)

Sottosegretario, però c’è un problema: appena ha sentito le parole pace fiscale, Di Maio ha detto che di condono non ne vuole sapere. Sulle cassette di sicurezza, quando ne parlò Salvini, il M5S fede fuoco e fiamme.
«Intanto non è un condono».

Ma in alcuni casi si paga solo un parte delle somme dovute al Fisco.
«Ma bisogna conoscere la complessità del sistema fiscale italiano per capire come stanno davvero le cose. Il saldo e stralcio è riservato a chi è in difficoltà. La conciliazione non riguarda evasione vera e propria ma accertamenti presuntivi, dove appunto si presume che tu avresti dovuto denunciare di più. Sul contante è chiaro che quelle somme non sono il prodotto solo degli ultimi cinque anni. Le ricordo che era il 2016 quando il procuratore capo di Milano Francesco Greco parlò di 150 miliardi di euro nelle cassette di sicurezza».

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