BTP, rendimenti mai così bassi da quando Salvini è andato a ninna

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-30

Il BTp a 10 anni, di cui sono stati collocati 4 miliardi a fronte di una domanda pari a 5,265 miliardi, ha spuntato un tasso dello 0,96% con un calo di 60 punti base rispetto alla precedente operazione

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Il rendimento del BTp a 10 anni, per la prima volta nella storia, è sceso sul mercato secondario allo 0,91%. L’aspetto ancor più significativo, spiega oggi Vito Lops sul Sole 24 Ore, è che il Tesoro è riuscito a cristallizzare i nuovi tassi anche sul mercato primario offrendo ieri in asta titoli a medio-lungo termine per un controvalore complessivo di 7,25 miliardi.

Il BTp a 10 anni, di cui sono stati collocati 4 miliardi a fronte di una domanda pari a 5,265 miliardi, ha spuntato un tasso dello 0,96% con un calo di 60 punti base rispetto alla precedente operazione. Con questa asta è stato infranto il precedente record risalente a un decennale collocato tre anni fa all’1,14%. Venduti anche BTp a 5 anni per 2,25 miliardi con un rendimento dello 0,32% contro lo 0,8% della precedente operazione e CcTeu per 1 miliardo allo 0,77% contro l’1,06% di luglio.

Decisamente positiva l’accoglienza degli operatori specialisti alla riapertura del BoT semestrale loro riservata, come prevedibile in base al movimento del mercato nelle ultime sedute. Sui 600 milioni di euro dell’offerta la domanda è stata pari a 1,466 miliardi. Mercoledì il Tesoro ha collocato tutti i 6 miliardi del Buono semestrale con un tasso in calo a -0,217% – minimo da aprile 2018 da -0,021% di fine luglio.

BTP rendimenti bassi
BTP, i rendimenti (Il Sole 24 Ore, 30 agosto 2019)

Carlo Cottarelli sulla Stampa ha calcolato oggi in 12 miliardi i risparmi di lungo periodo per il crollo dello spread.

Lo spread più basso fa bene all’economia italiana per due motivi. Primo perché il suo calo fa risparmiare tanti soldi allo stato. Con un debito di quasi 2400 miliardi, un calo di mezzo punto percentuale dei tassi di interesse comporta un risparmio nel lungo periodo di 12 miliardi, anche se nell’immediato l’effetto è molto inferiore. Secondo, lo spread più basso rafforza il capitale delle banche e consente loro di fare più prestiti. Terzo, c’è un effetto psicologico non indifferente: il calo dello spread segnala l’allontanamento del rischio di una crisi tipo quella che abbiamo attraversato nel 2011-12, una crisi i cui effetti ci stiamo ancora portando dietro.

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